Ieri sera rientrando in albergo dopo aver parcheggiato mia figlia alla Baby-Dance (l'invenzione migliore dopo la penicillina), Gerry, concierge di notte e fratello di tifo milanista, mi è corso incontro e abbracciandomi con gli occhi umidi mi ha detto: "Abbiamo venduto Andre' Silva al Monaco per 30 milioni".

Mi è passata davanti agli occhi una vita intera, le torte della nonna, la fidanzata delle elementari, il Milan di Sacchi, Billy Costacurta, anzi... Martina Colombari, il Calippo, la Lambada, gli incidenti col motorino, la nascita di mia figlia. Che devo ricordarmi di ritirare dalla Baby-Dance.

Le cose belle durano poco, sciogliendosi dall'abbraccio Gerry ha sussurrato: "e forse compriamo Correa dall'Atletico Madrid".

Ispeziono Transfermarkt e Wikipedia per scoprire che Correa è un semigiovane argentino, benedetto dal papa argentino, che un allenatore argentino farebbe partire volentieri per la modica richiesta di 50 milioni.

Mi accascio sul divano di vimini della hall mentre una compagnia di tedeschi mi sorride senza capire la mia pena.
Tanja, la bella animatrice moldava, si avvicina con aria di rimprovero tenendo per mano mia figlia... Kramaric, Depay e Zaniolo svaniscono nella notte tiepida come ghiaccio nel mojito.

Quello che stanno bevendo Maldini e Boban, in quantità preoccupante.