Nell'ultima giornata di campionato, che ha regalato lo strabiliante gol di Quagliarella e il colpo da biliardo di Barella su punizione, vi sono stati anche vari e diversi errori in fase difensiva.

Un esempio lo si può ritrovare in Napoli-Sampdoria, quando Zielinski, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si addormenta a centrocampo, ostacolando peraltro un suo compagno di squadra, e facendosi rubare palla innesca l'azione di contropiede doriana che si concluderà con la rete del francese in prestito dalla Roma. Una dormita da vera "bella addormentata nel bosco", e che, proprio come lei fece al momento del suo risveglio, aprirà le danze a cui seguirà il tonfo della formazione guidata da Ancelotti.

Nel pirotecnico 5-3 tra Sassuolo e Genoa, se possibile, è successo anche di peggio. Sull'1-0 di Piatek, la difesa del Sassuolo si apre clamorosamente, e Lirola goffamente tenta di spazzare via la palla che però termina sui piedi del genoano che realizza il gol. Ma si sa, nel valzer i giri portano le coppie a ruotare, compiendo dei giri, ed infatti, sul 2-1 del Sassuolo, che ribalta il risultato, Marchetti respinge il pallone proprio su Lirola, che segna indisturbato.
E, con un nuovo giro, Marchetti non trattiene il tiro in mezza rovesciata di Boateng e permette la marcatura di Babacar. Ma nel valzer di gruppo, è normale che i ballerini non siano solo due, ed infatti ecco che Spolli, al momento del salvataggio sulla conclusione di Babacar, incespica sul pallone che rotola mestamente sul fondo della rete. E il partner di ballo è Lemos che, in occasione del 5-2 di Pandev, tenta un dribbling raffazzonato che si conclude con la perdita della palla e il gol dell'ex-Inter. Otto gol segnati, una lezione di ballo degna del gruppo di ballo Bolshoi.

Anche l'Inter contro il Bologna ha mostrato qualche incertezza nel primo tempo, salvo poi ricompattarsi e portare a casa la vittoria.
In Milan-Roma, la difesa giallorossa lascia scorrere un pallone, seppur rapido, lungo tutta l'aria di rigore, fino a quando Kessie ci si fionda segnando il gol del momentaneo 1-0.

Insomma, quello che solitamente è un orgoglio della filosofia del calcio italiana, la concentrazione in difesa, ha invece visto il suo completo fallimento: difese ballerine, ed errori improponibili. Certo, si è all'inizio del campionato e quindi molti giocatori che hanno cambiato casacca dovranno trovare l'intesa coi compagni di reparto, ma le intese andranno trovate in fretta.
La Serie A non è il ballo delle debuttanti, e non perdona chi va fuori tempo. E anche Gasperini, fresco di eliminazione con la sua Atalanta e che ha mostrato chiari segni di nervosismo, dovrà immediatamente dimenticare la partita con il Cagliari e far riprendere alla Dea quella magia a cui ci ha abituato l'anno scorso, o il casquè che gli addetti ai lavori gli hanno concesso più volte la stagione scorsa, rischia di trasformarsi in un tonfo.