Alla corte del toro Lautaro Martinez. La coppia d'attacco più forte degli ultimi tempi dell'Inter è Lukaku-Lautaro. Si completano a vicenda. Hanno la giusta intesa e armonia, dentro e fuori dal campo. Cosa fondamentale per una squadra di calcio.
Lautaro ha pagato in passato la presenza di Icardi. Icardi oscurava Martinez. E quelle poche volte che entrava in campo la differenza la faceva vedere. Eccome. Ma Icardi non si poteva toccare, era il capitano. Poi ha fatto tutto con le sue mani, e tanti saluti.
E da quel momento Martinez è venuto fuori. Il ragazzo è forte, è in crescita, non è ancora al top, di strada da fare ne ha tanta. Ma è bastata una stagione da protagonista, senza essere più l'ombra di Icardi, per attirare le lodi, i corteggiamenti dei grandi del calcio.
Quelli che sanno aprire il portafoglio.

Se in casa abbiamo il nuovo Messi, per quale diamine di motivo doverlo vendere?
Se Lautaro è così forte, se lui può salire sul podio dei grandi del calcio dei prossimi anni, perchè perderlo? Se l'Inter vuole essere una grande società che sappia mettere le basi per il futuro, questo futuro deve passare anche da alcune scelte importanti.
Come far crescere i propri campioni e non venderli per somme di danaro seppur importanti.
L'Inter deve attirare i campioni, non farli andare via.
Poi, certo, c'è sempre il rischio. Magari Lautaro non è così forte e allora facciamo l'affare degli affari a venderlo, ora. Ma dubito che dalle parti di Barcellona abbiamo visto male. 
Insomma, forse sarebbe il caso di iniziare ad elaborare un concetto diverso. Il futuro passa anche da queste decisioni, evitiamo di ripetere le cavolate commesse in passato e di esempi ve ne sono a bizzeffe.