Nessuno mette in dubbio le qualità come allenatore di Antonio Conte. È il classico caso in cui si può dire, senza cadere nel qualunquismo, che la carriera parla per lui. In campo, tutto ciò, è anche bene, la squadra c'è, gioca, ha carattere, ha delle trame, ha delle individualità, non fa più le cose a caso pur cadendo a volte nelle solite trappole di pazza memoria.

Ciò che disturba è il dopo partita, in quanto nessuno potrebbe prendersela con Conte se avesse semplicemente raccontato, tra un vagito e l'altro, che la squadra è stanca, nel secondo tempo non ha retto l'urto, si è disunita, ha subito un avversario molto forte in fase offensiva, non è riuscita più a tenere su un pallone, a salire, la forza fisica non era sufficiente e poi ci si è in parte anche messa la sfortuna con l'infortunio di Politano. La sconfitta ci può anche stare, dopotutto uno stadio storico e improvvisamente motivato, errori in uscita dell'Inter, la paura rende la palla pesante e tutto converge nel cambiare una situazione da estremamente positiva in una estremamente negativa. E l'Inter ha contribuito in ciò nel bene e nel male.
Conte invece?
Non avrei mai fatto questa analisi se le parole di Conte fossero state diverse per il semplice motivo che con il senno di poi san parlare tutti. Ma il suo sbraitare contro le qualità della rosa, dirigenti, mercato, il suo essersi fidato... è quanto meno fastidioso. Poiché gli infortuni li han tutti, a partire dagli avversari e, la rosa ha anche Conte contribuito a volerla in questo modo. Non è stato lui a voler mandar via Nainggolan e Perisic? Problematici probabilmente, ma soprattutto il primo avrebbe potuto far comodo in una rosa come quella dell'Inter.

Ma, sempre partendo dal presupposto che a parlar dopo son capaci tutti, vogliamo dire solo due parole sui cambi.
Partiamo da Vecino, che ha fatto un buon primo tempo ma era parso in difficoltà e stanco già sul finale dei primi quarantacinque minuti. Non si poteva forse pensare a una sostituzione? Seppure non si voleva rischiare subito Sensi, magari un Borja Valero che poi avrebbe potuto far riposare Brozovic indietreggiando e dando spazio a Sensi o a qualche altro giocatore nel finale.
Poi, per quanto Candreva stia rendendo abbastanza bene, mi dà l'impressione che non riesca più a giocare con grande intensità tutti e novanta i minuti. Arriva sempre nel finale affaticato, stanco, poco lucido. Che senso ha spostarlo proprio sul lato in cui l'Inter stava soffrendo maggiormente in quel momento della partita? Nel finale di gara inoltre. Avrebbe avuto più senso sostituirlo con Lazaro e magari tentare negli ultimi dieci minuti la carta Politano su quel lato. Visto che era quasi ovvio che l'Inter avrebbe perso da come si erano messe le cose. Sull'ultimo cambio, nulla da dire, mossa sfortunata non certo prevedibile.

Ma forse, considerando tutto ciò, mi viene in mente che qualche errore anche Conte lo ha fatto.
Sbraitare contro gli altri e sputare nel piatto dove si mangia, tra l'altro bene, non credo sia costruttivo. Il motivo poi? Se devi dire qualcosa alla società a cosa serve farlo davanti ai media, come a voler porre l'attenzione sul fatto che tu sei bravo e gli altri hanno sbagliato. Sbagli anche tu, caro Conte, faresti bene a dirlo invece di puntare il dito contro gli altri.