Dopo il goffo intervento di Pjanic su Rafinha dell'indimenticabile Inter-Juve dell'anno scorso, non sanzionato inspiegabilmente dall'arbitro, la mia voglia di continuare a vedere partite di calcio ha vacillato: la forza dell'abitudine mi porta invece, anche quest'anno, davanti alla tv per assistere a questo gioco. Bene, anzi male, perché le cose invece che migliorare peggiorano: in Inter-Parma, una di quelle partite beffarde dell'Inter, non viene sanzionato con rigore ed espulsione un fallo netto di Di Marco che con il braccio para un cross di Perisic! Lo stesso Di Marco che poi segna da trenta metri con quella calciata che... se ci riprova cento volte non ci prende mai (con tutto il rispetto per Di Marco). In quattro partite è già la seconda volta che ci viene negato un rigore chiaro e netto.

Ora, quando si dice che non bisogna recriminare contro l'arbitro, che i motivi di una sconfitta sono sempre altri e bla bla bla fratelli, sarà anche vero; però, quando trovi squadre che giocano con l'autobus davanti alla porta, e ti vanno tutte storte, anche un episodio fa la differenza!

L'Inter non ha giocato benisssimo, ma non meritava di perdere: in caso, di vincere, e nettamente. Ed allora, perché non recriminare, visto che ci dovrebbe essere anche il VAR a sorvegliare sulle azioni di gioco? Cos'è questa storia del VAR ridotto? Se non si rivedono azioni simili, a cosa serve?

Onestamente, la trovo una pagliacciata ed anche una mafiata... di chi, la mafiata? Io qualcuno in mente ce lo avrei... ogni riferimento a monopoli calcistici di una squadra del nord Italia è puramente intenzionale... e chi vuol capire, capisca.