L'onore delle armi si concedeva in guerra a chi combatteva lealmente ma veniva sconfitto. A chi strenuamente difendeva le posizioni, a chi si opponeva all'avanzare del nemico, fino alla resa finale.

Cosa che in questo campionato mi sembra, Roma a parte e Di Francesco a parte, non sia successo con nessun altro avversario. Chi piu' chi meno hanno voluto e dovuto recriminare su qualcosa per nascondere le proprie falle e mancanze.
L'inter per esempio, che non merita neanche la i maiuscola per lo scrivente, per bocca di un consulente esterno, (moratti) dichiara "Juve? In Italia è forte e rispettata... anche dagli arbitri'" una frase tagliente e odiosa, che non vuol tenere presente la realtà e la differenza di punti (23), di reti fatte e subite, di organico e strutturale tra le due realtà.
Anche De Laurentiis stesso, con una delle sue dichiarazioni fatta probabilmente azionando la bocca, tenendo il cervello volutamente disinserito dice : "'Juve, lo scudetto è nostro ma ci è stato tolto: rubati 8 punti'" !!! E lo dice cercando di screditare chi con sacrificio, lavoro, passione e impegno quotidiano, ha fatto meglio di lui.

In troppi e in tanti hanno parlato a vanvera e festeggiato troppo presto, e se Chiellini poi dice a Insigne: "Gli altri parlano, noi vinciamo. Ora tutti zitti, guardateci festeggiare" non è mancanza di rispetto, è solo una risposta chiara e precisa a tutte le polemiche montate ad arte per giustificare la mancata vittoria, e la perdurante frustrazione che ormai li perseguita da anni.

Quindi onore a Di Francesco che ha saputo riconoscere pubblicamente quello che è l'evidenza dichiarando "La Juve ha mentalità e solidità, una società che è sempre la stessa e sa gestire benissimo le situazioni, lavando i panni sporchi in casa. Sono un esempio anche per unità di intenti e di gruppo, anche su falli minimi entravano tutti a protestare. Sono uniti e un esempio per tutti, ci tengono all'obiettivo e danno tutto", ma soprattutto onore ai Vincitori, quelli con la V maiuscola.