Il tormentone è iniziato a Udine, si è protratto a San Siro in occasione di Milan Brescia e, statene certi, lo ritroveremo a ossessionarci prima e dopo Verona-Milan. Il refrain è sostanzialmente il seguente: "Cosa aspetta Giampaolo a inserire i nuovi?".

Forse il mito del giocatore nuovo che deve giocare nasce dall'idea che il neo-acquisto sia un rinforzo, il quale per definizione rende più forti e, se non lo schieri, non puoi essere più forte. Il nuovo arrivato è insomma come quel detersivo pubblicizzato dall'attore Paolo Ferrari negli anni '70, che lavava così bianco che più bianco non si poteva, per cui non lo scambiereste neanche con una quantità doppia di un altro detersivo.

Non ho alcun motivo, ovviamente, per sminuire i nuovi arrivati in rossonero. Non escludo che si tratti di ottimi giocatori o, magari, di potenziali fenomeni, però non mi sembra che il loro curriculum faccia pensare a un autentico spreco nel tenerli in panchina. Del resto, Hernandez si è infortunato al ginocchio contro il Bayern e si sa che tale parte del corpo è delicatissima per un calciatore. Per questo ho l'impressione che rientri (o convenga farlo rientrare) nella seconda parte di ottobre. Leao ha mostrato luci e ombre contro il Feronikeli (una buona azione più un assist opposti a un pallone inspiegabilmente ciccato sotto porta) e, se ha segnato contro la Bielorussia under-21, non è che l'ormai dimenticato Cutrone facesse cose differenti contro i pari-età. Krunic gioca nella Bosnia, la quale nel girone di qualificazione agli europei è dietro la Finlandia. Bennacer gioca e Rebic ha appena iniziato ad allenarsi con la squadra.

Qualcuno ha detto che i tifosi devono appassionarsi, ma i tifosi rischiano di deprimersi, quando i risultati non vengono.

Forse Giampaolo sbaglia. E' possibile che stia sbagliando. Anzi, mi sbilancio, è probabile che si stia sbagliando... specie pensando che Castillejo, finora deludente, dovrebbe giocare a Verona. Però non c'era tutta questa indignazione, quando Gattuso ha fatto l'errore contrario ovvero di spremere inutilmente Piatek contro la Lazio in Coppa Italia (poi persa comunque), senza approfittarne per far sentire Cutrone parte del progetto in una competizione minore (o sentita come tale da una società che mirava principalmente al 4° posto). In quel caso il nuovo è stato gestito male, fino a trasformarlo, da auto di Formula 1 a Fiat Topolino.

Cosa posso dire? capisco il fascino della specialità mai assaggiata, ma non è detto che un piatto nuovo sia più gustoso di quelli soliti. Direi allora di valutare Giampaolo e l'inserimento dei nuovi a Natale, quando conosceremo i punti del Milan a metà campionato, il minutaggio accumulato dai nuovi acquisti e le loro prestazioni (magari confrontate con le altre partite che avranno giocato in nazionale).

Del resto, a furia di luoghi comuni si finisce male. Qualche anno fa il Milan bocciò Sarri, perchè non aveva un estetica da Milan. Qualche settimana fa Sarri ha bocciato il Milan, in quanto al momento non è al livello di Sarri. Triste no?