Lukaku. Non è il giocatore più forte dal mondo, non è un giocatore straordinario, ma è un giocatore che in un campionato come il nostro può fare la differenza per la sua fisicità. L'Inter lo corteggia da mesi, e ora sembra ad un passo dalla Juve. Ma Lukaku, chi vuole? Se vuole l'Inter, dovrebbe dire Inter. Se vuole la Juve, dovrebbe dire Juve.

Non sono la stessa cosa. Sono due maglie opposte, rivali, in conflitto tra di loro, che hanno iniziato a farsi la guerra come non si vedeva da tempo.

Lukaku fa parte di questa guerra. E il giocatore dovrebbe dire la sua. Se dicesse Inter, farebbe la differenza. Se dicesse Juve, pure. Se Inter e Juve per Lukaku sono la stessa cosa, allora significa che proprio una maglia oramai vale l'altra.

D'altronde basta vedere la facilità con cui si cambia maglia e forse a dirla tutta i primi a non volere più uomini maglia sono le stesse società per evitare casi alla Totti. Se un tempo erano un valore aggiunto gli uomini simbolo, oggi, invece, rischiano di essere un peso.

Dunque, una maglia vale l'altra. Tutte le aziende solo uguali. I colori, pure.

Se la partita Lukaku diventasse una questione di principio sarebbe interessante da analizzare in quanto tale, sicuramente vederlo alla Juve non è una bella cosa per gli interisti, questo modo di fare della Juve di fregarsi i giocatori trattati da altre società, per quanto lecita e legittima, essendo questo il mercato, sicuramente lascerà il segno.

Se solo Lukaku dicesse chi vuole, ciò potrebbe fare la differenza. Ma lo dirà mai? Lo vediamo anche in altri casi, come Icardi. Dove maglie come quella del Napoli o della Roma, sembrano avere lo stesso peso.