Un Milan brutto ha superato i campioni del Lussemburgo sul loro campo, con un risultato striminzito che, tuttavia, vale 3 punti. La maggiore esperienza dei rossoneri ad alti livelli ha consentito di spegnere le velleità di gloria dei volenterosi, ma tutto sommato modesti, avversari del Dudelange.

Il Milan di ieri mi ha però suggerito un inquietante domanda: i rossoneri sanno che per segnare occorre tirare in porta? Per tutto il match i giocatori di Gattuso si sono ostinati a cercare di entrare in rete con la palla al piede, senza considerare che 11 avversari, ancorché scarsi, restano comunque un ostacolo duro da superare se fanno muro. A parziale scusante dei milanisti, c'è da dire che Suso non ha giocato e Chala ha disputato solo pochi minuti finali, handicap non da poco se consideriamo che si tratta dei migliori tiratori dalla distanza della squadra rossonera.

Ora, considerando che contro il Cagliari questa squadra cercava di uscire dall’area manovrando, anche quando era in bambola, direi che mostra un esagerato culto della manovra, un’adorazione che non tiene conto della necessità, dettata dal buon senso, di abbandonare talvolta i propri canoni ideologici (calcisticamente parlando ovviamente).

L'importanza di questa vittoria non va comunque trascurata, perché sarebbe stato pericolosissimo scivolare sul campo di una squadra che non dovrebbe strappare molti punti alle altre avversarie. Ovviamente può essere che il Dudelange tolga 12 punti a Olimpiakos e Betis, ma il vero valore di questi giovanotti lo scopriremo cammin facendo. Ieri non sono sembrati dei fenomeni.

Assegnamo qualche voto? Ma sì!

Reina s.v.:  Il Dudelange non riesce a inquadrare la porta rossonera, per cui Pepe non ha occasioni per mettersi in mostra.

Abate 6: Dignitosa prova d’esperienza.

Caldara 6: Il potenziale c’è.

Romagnoli 6: Cinico nel farsi ammonire per impedire che un contropiede lussemburghese si trasformi in qualcosa di peggio.

Laxalt 5,5: Si vede che è un giocatore offensivo, perché è brillante quando spinge, ma va in difficoltà sulle incursioni del Dudelange.

Bakayoko 5: Ha stile da vendere ed è un piacere vederlo correre, ma deve crescere e dimostrare di avere anche la classe (come diceva Brera, solo gli analfacalcio confondono lo stile con la classe).

Mauri 6,5: Ha visione di gioco, senso geometrico e piede sensibile, doti preziose in un match simile a un bidone di colla, temo però che fisicamente non possa essere all'altezza contro avversari di altro calibro.  

Bertolacci 5: Non è che il Bertolacci del Genoa fosse Tardelli, ma non era neppure quello visto ieri.

Borini 6: Lotta lotta e lotta, cosa sempre importante nel calcio.

Higuain 5: Di solito non si dà l’insufficienza piena a chi decide una partita, ma Gonzalo ha quattro occasioni per trafiggere il portiere avversario e calcia come se fosse una formalità, segnando una sola rete grazie a una deviazione galeotta.

Castillejo 6,5: Mi piacciono i giocatori che non considerano mai finita la partita.

Halilovic s.v.: Gioca pochissimi minuti mostrando grande voglia di fare, ma non ha modo di mettersi in evidenza.

Kessie 6,5: Quattro mandate di chiavistello per blindare il vantaggio.

Calhanoglu 6,5: Gioca poco, ma quel poco lo fa con il piglio giusto, per cui converrebbe mandare Balotelli a lezione da questo giocatore, perché apprenda l’importanza di essere in campo anche solo per un quarto d’ora.

Gattuso 6: Giusto buttare nella mischia Kessie e Chala quando il gioco si fa duro (ed è quello il momento in cui i duri cominciano a giocare), ma dovrebbe lasciare i giocatori più liberi di spazzare la palla come meglio viene o tentare qualche tiro eretico da 30-35 metri, visto che le partite, a volte, si vincono così.