A parte la montagna di denaro, sulla cui provenienza ci sarebbe da discutere per mesi, messo a disposizione per una faraonica, e, finora, assai deludente campagna acquisti, non si può certo dire che Mr. Li si sia distinto per presenza e dichiarazioni.

Ieri è uscita una poco promettente inchiesta del NY Times, e sottolineo inchiesta, non ridda di illazioni, circa la persona e le sostanze di Yongong. Ebbene : ne esce un quadro a dir poco deprimente.

Il fatto poi , che si tratti della firma del quotidiano più importante del mondo, rassicura zero almeno il sottoscritto circa le mani in cui siamo finiti.

Per sintetizzare già all’acquisizione del Milan nessuno, dico nessuno negli ambienti finanziari italiani, cinesi, statunitensi conosceva chi fosse, e se anche si trattasse di un investitore ,non costituisce  una buona scusa il non essere noto in quegli ambienti. Emerge, inoltre, che non è proprietario di alcuna miniera di fosforo, spacciata come principale fonte di rendimento, non solo, che quel giacimento è sconosciuto alle principali aziende minerarie.

Allora che fanno i bravi giornalisti? Vanno in sede e la trovano abbandonata con tanto di vermi che gironzolano!

A chiudere lo splendido quadretto, fratello e padre del soggetto in questione sono dentro per truffa.

Restano, tuttavia alcune domande alle quali non do risposta, perché il mio livello di nausea ha raggiunto le stelle: perché Elliot presta una montagna di denaro ad un soggetto del genere? Da dove provengono, o meglio da cosa, le garanzie?

Lascio a voi le risposte che francamente non ho, anche se si insinua la puzza, altrove ventilata le scorse settimane, di Cavaliere che ha trovato il prestanome spiantato per rientrare come Salvatore della patria dalla porta principale. O una puzza ancora peggiore ed oscura.

In tutti i casi la tranquillità sul Milan non è certamente il mio sentimento predominante ad oggi.