"Storie di calcio" - stagione II

Nel corso della sua storia, il calcio italiano ci ha regalato degli acquisti eccellenti e disastrosi.
Oggi nella seconda stagione di "Storie di calcio", vi racconto la storia di un giocatore che è arrivato dal Watford dopo una buona annata, per vestire la maglia del Milan appena tornato in Serie A. Sto parlando di Luther Blissett.

Luther nasce a Falmouth, in Giamaica, il 1 febbraio 1958, la famiglia lasciò il paese per trasferirsi in Inghilterra e si appassiona al gioco del calcio. Aveva delle buone doti atletiche e fisiche. Il debutto avvenne a soli 17 anni nella prima squadra del Watford che limitava nella Quarta Divisione inglese. Nel 1977 la squadra venne acquistata dal cantante pop Elton John che era un grande tifoso degli "Hornets". Con l'arrivo di Graham Taylor, il club ebbe uno dei miracoli calcistici più belli di sempre con la scalata dalla quarta alla prima divisione. 
Il protagonista più atteso? Proprio Blissett che realizza ben 27 reti nel massimo campionato inglese del 1982/83. Si laurea come capocannoniere precedendo il gallese del Liverpool Ian Rush. Inoltre, gli Hornets disputano una brillante stagione nella prima divisione e conquistano uno storico secondo posto alle spalle del Liverpool. Nel frattempo, l'attaccante giamaicano verrà soprannominato "Lampo Nero" che tradotto in inglese significa "Black Flash" e riceverà a sorpresa anche la convocazione con l'Inghilterra. Il debutto avviene il 13 ottobre 1982 dove subentra negli ultimi minuti dell'amichevole persa contro la Germania Ovest per 2-1. Nella seconda giornata contro il piccolo Lussemburgo, valida per l'accesso ad Euro 1984, realizza una tripletta nella goleada vinta dagli inglesi per 9-0.

La svolta arriva nella stagione 1983/84. Il Milan (vincitore della Serie B dell'annata passata) di Giussy Farina cercò di tornare tra le big del calcio italiano. Il campionato era spettacolare perchè nel mercato estivo, la Roma e l'Udinese acquistarono due grandi giocatori brasiliani che erano: Falcao e Cerezo. Detto ciò, i rossoneri acquistarono Blissett dal Watford per una bellezza di 2 miliardi di lire (1 milione di sterline). Tra i suoi sostenitori c'erano la bandiera del Milan Gianni Rivera e il tecnico della Roma Nils Liedholm. Ilario Castagner che fece una grande stagione col Perugia (all'epoca seconda in Serie A e prima squadra imbattuta) disse:
"Io Blissett me lo vidi arrivare all'improvviso senza sapere che sarebbe arrivato. Avrei voluto tenere Serena, perché l'anno precedente avevamo fatto tanti goal e avendo una squadra che arrivava 20 volte sul fondo mi serviva un giocatore così. Invece Farina non lo volle riscattare dall'Inter e arrivò Blissett".
L'inglese però ha dei problemi ad inserirsi nel calcio italiano. Resta a secco nella partita di agosto della Coppa Italia. Le cose vanno meglio in Serie A, infatti l'attaccante va a segno nel match contro il Verona vinta per quattro reti a due. I tifosi rossoneri pensavano che per l'inglese sia l'inizio di una stagione importante, ma sarà solo un'illusione. "Black Flash" sbaglierà tutto al Milan. Ha dei grossi limiti tecnici e fallisce dei goal clamorosi sotto porta. Uno di questi è contro l'Inter, con i rossoneri che perdono per due a zero e la situazione inizia a complicarsi. 
Gianni Brera, lo ribattezza "Luther Callonissett" e lo paragona ad Egidio Calloni, un'altro attaccante che fallì le sue aspettative con i rossoneri. Blissett sbaglierà anche con la nazionale e in patria verrà ridefinito dai tabloid "Luther miss it", ("Luther sbaglialo"). Ilario Castagner in una celebre intervista disse:
"Blissett  non si ambientò mai. L'immagine che ho di lui è quella di un giocatore affacciato alla finestra che guardava verso i campi di gioco con area triste. Si sentiva come un uccellino in gabbia, non vedeva l'ora di tornare a casa". 
Il Milan alla fine della stagione, chiuse il campionato all'ottavo posto, rimanendo fuori dalle coppe europee, mentre Blissett concluse il suo primo anno a Milano con soli cinque goal segnati e 30 presenze ottenute. Verrà rispedito in Inghilterra, dove fece ritorno al Watford. Nonostante una ripresa del bomber, l'attaccante ebbe un netto calo e dopo aver giocato nelle serie minori, decise di appendere le scarpe al chiodo nel 1996 all'età di 38 anni.
Nel 2007 fonda la sua scuderia automobilistica, la Team48 Motorsport, cui coltiva il sogno di partecipare e concludere la 24 Ore di Le Mans del 2010. L'inglese disse:
"Ho sempre cercato di svolgere la mia attività di calciatore e allenatore a standard elevati, ma ultimamente questo non è stato possibile. Così mi sono convinto a lanciarmi nell’avventura di uno sport che seguo fin da bambino e che mi diverte molto ancora oggi".
Storia di un giocatore che era venuto in Italia con grandi aspettative e ha finito per illudere tutti compreso i tifosi. Ancora oggi è definito come uno dei bidoni più clamorosi di sempre.

Un abbraccio Pasqui