In queste ore, sento aria di grande disfattismo sull'Inter: sono tutti da vendere, l'allenatore è da cambiare, la dirigenza è distante, e bla bla bla fratelli. Ora, se andiamo a vedere le ultime partite, da aprile in poi, quelle decisive, io vedo più che altro un grande assente: Mauro Icardi. Lui è l'uomo delle vendemmie: le volte che segna lo fa in serie. A lui piacciono le doppiette, le triplette, le quaterne...poi, però, sbaglia i goal decisivi, quelli da tre punti. Due goal a porta vuota contro il Milan. Un goal a porta vuota contro la Juventus su palla di Candreva. Tre goal ieri sera contro il Sassuolo, tre tapin sotto porta.

Nessuna squadra che ottenga risultati si può permettere di sbagliare tanti goal. Nessuna. E non mi si venga a dire dei 28 goal insaccati dal nostro attaccante, perché parecchi non sono stati decisivi. Molti non hanno portato punti. Tutti ci invidiano, in Italia, Icardi. Bene, io dico: fate una supplica al vostro presidente per acquistarne il cartellino. L'Inter ha bisogno di un attaccante con meno smanie di social e fotografie, e più sostanza.

Idealmente, gli contrappongo Julio Cruz: 77 goal con l'Inter, quasi tutti da tre punti. Poche manie di protagonismo, niente fronzoli e tante soddisfazioni che ci ha regalato. 

L'Inter ieri sera la partita l'ha virtualmente rimontata e ribaltata. Quel "virtualmente" lo dobbiamo al nostro grande fuoriclasse, al cecchino infallibile da area che ieri sera sembrava più che altro Darko Pancev. Purtroppo, non credo che la Lazio perderà a Crotone, non con questo vantaggio psicologico che gli abbiamo dato. E allora: grazie uomo social delle vendemmie. I goal non solo non te li inventi,  lo sapevamo, ma non fai neanche quelli sotto porta; quelli per i quali sei famoso, infallibile come religioso dogma. Il dogma di questa mi..hia (compratevi due consonanti: una n ed una c).