In casa Juve, come è noto da giorni, impazza il toto-allenatore per il successore di Max Allegri.
Dopo la conferenza stampa organizzata in grande stile dal presidente Agnelli per annunciare la separazione da Allegri, in questi giorni è tempo di riflessioni in casa Juve.
Sostituire Max non è un compito facile, è diventato il terzo allenatore nella storia della Juve per trofei vinti dopo Trapattoni e Lippi. Agnelli in conferenza stampa ci ha svelato un passaggio importante: "La Juventus è un'azienda, tutti sono importanti e nessuno è indispensabile, compreso il sottoscritto. L'area sportiva è gestita dal duo Paratici-Nedved, che sono due persone competenti e che si prenderanno la responsabilità di scegliere il nuovo allenatore".
Parole chiare e forti, che arrivano alle orecchie dei nuovi dirigenti, che si apprestano a prendere sempre più poteri all'interno della società. Già, ma queste parole hanno almeno due interpretazioni da cui trarre delle importanti valutazioni.
La prima è che la Juve si dimostra una grandissima società, dove ogni persona che lavora al suo interno ha il suo ruolo e deve avere la capacità di prendere decisioni e di assumersi le responsabilità.
La seconda conclusione che possiamo trarre è che Paratici questa volta è al vero suo primo esame da dirigente, visto che Marotta adesso non c'è più. Se c'è un pizzico di verità  in ciò che è stato scritto in questi giorni, dove Paratici e Nedved non volevano più Allegri, allora la domanda è lecita da porre: se avete deciso che con Allegri si è concluso un ciclo, adesso valutate vari profili e scegliete il nuovo allenatore, se sbaglierete però sarete fuori. Sostanzialmente avrà voluto dire questo Agnelli ai suoi dirigenti? Chissà, vedremo.

I tifosi in questi giorni sono in estasi, vogliono il nuovo allenatore, ma ci sarà da aspettare almeno a fine campionato, oppure dopo le competizioni europee. La domanda invece che si stanno sottoponendo tifosi e addetti ai lavori è la seguente, una società come la Juventus, che manda via Allegri, può mai essere che ancora non ha il nome del prossimo allenatore? E questo rimarrà un mistero, ma questo ancora una volta dimostra la grandezza di una società, che indipendentemente da chi arriverà, non lascia trapelare nulla. La Juventus in questi anni ha costruito i suoi successi proprio per una programmazione cosi attenta e dettagliata che non ha lasciato scampo alle inseguitrici, dove sognano ogni anno di levargli lo scempio del trono. Pochettino,Guardiola,Sarri,Conte,Mourinho,Inzaghi? Tutti nomi che per un motivo o per un altro si sposerebbero a nozze con Madama. Andiamo ad analizzare i vari profili per indicare quali realmente siano possibili e graditi alla piazza e quali sono dei " sogni irrealizzabili".

GUARDIOLA, PERCHÉ SI': Cambierebbe totalmente la filosofia di gioco e la mentalità della squadra, dove nella sua storia ha sempre indicato come suo motto, "Vincere è l'unica cosa che conta", dando importanza quindi al risultato. Guardiola non lo scopriamo oggi, è un grandissimo allenatore, e sarebbe la ciliegina sulla torta dopo il colpo di Cristiano Ronaldo.
GUARDIOLA, PERCHÉ NO: Il "no" a Guardiola non sarebbe perché non sia un nome che non farebbe alla causa Juventina, ma per il semplice fatto che guadagna 25 milioni a stagione e sarebbe un rischio per le casse societarie. D'altronde Guardiola vorrebbe una campagna acquisti molto corposa cosa che la Juventus non può garantire. Lo stesso Guardiola ha dichiarato di voler rimanere al City, crediamo poco a un approdo in bianconero, ma come tutte le possibilità va analizzata.

POCHETTINO, PERCHÉ SI': È un allenatore emergente dove in questi anni si è messo in luce con il Tottenham, dove ha fatto di necessità e virtù con quello che aveva senza una campagna acquisti. Quest'anno ha raggiunto la consacrazione conducendo il Tottenham in finale di Champions League.
POCHETTINO, PERCHÉ NO: Forse per continuare a vincere almeno in Italia non da l'impressione della continuità.  Un allenatore come lui richiede tempo e sarebbe  un fallimento se non vince al primo anno. Guadagna tanto e anche lui vorrebbe un triennale da 18 milioni, e per liberarlo ci vogliono 40 milioni da versare nelle casse del Tottenham, dove non sarà facile trattare con loro.

CONTE, PERCHÉ SI': Conte sarebbe l'allenatore perfetto in questo momento per Paratici e Nedved,avrebbero fatto carte false per riportarlo a casa. Carismatico, trascinatore, motivatore ,tutte qualità che con questo nuovo gruppo si sposano a nozze e sarebbe in grado di continuare a vincere. CONTE, PERCHÉ NO: Il presidente Agnelli non ha digerito l'addio nel luglio 2014 ed è per questo che è stroncata sul nascere la trattativa per riportarlo a Torino. D'altronde oramai Conte è vicinissimo all'Inter e  ha aspettato fin ora che accadesse qualcosa sponda Torino, ma niente ha sposato la causa nerazzurra.

MOURINHO, PERCHÉ SI': Questa mi sembra più una provocazione per i tifosi interisti che stanno prendendo Conte. I tifosi nerazzurri solo a sentire che Mourinho firmerebbe per i bianconeri gli si ritorce il fegato. Mourinho sarebbe perfetto perché forse è il numero uno nel gestire una squadra ed è un grandissimo motivatore. A livello europeo ha vinto tanto anche se negli ultimi anni ha steccato.
MOURINHO, PERCHÉ NO: I tifosi juventini come accoglierebbero il portoghese dopo il tracorso in nerazzuro fatto di sfottò? Nel calcio di oggi nulla è da escludere , la Juve negli anni ha dimostrato di non ascoltare i tifosi, altrimenti nemmeno Allegri sarebbe arrivato.

INZAGHI, PERCHÉ SI': Inzaghi è il grande nome sponsorizzato da Paratici e Nedved per i rapporti che hanno con lui e la propria famiglia.  L'8 Maggio ci sarebbe stato già un incontro e sarebbe stato bloccato. La sensazione è che se non si riesca a prendere un profilo internazionale, Inzaghi siederà sulla panchina bianconera, che piaccia o meno. Ricordiamo che Inzaghi escludendo Allegri è quello che ha vinto di più con una Supercoppa Italiana e Coppa Italia.
INZAGHI, PERCHÉ NO: Allenare la Juventus è un'altra cosa ma la Juve ha fatto diventare grandi i propri allenatori.   Ronaldo come la prenderebbe? Quale credibilità potrebbe dare a un gruppo fatto di campioni? Le domande sono infinite. I tifosi dopo Allegri considerano Inzaghi un passo indietro, vista la scarsa esperienza in Europa.

SARRI, PERCHÉ SI': Sarri è il nome che in questo momento sembra in pole position, il termometro  segna una temperatura altissima per il suo arrivo. Come Guardiola è un allenatore che rivoluzionerebbe il mondo Juve. Pressing, tiki taka, calcio totale un mix perfetto per il suo gioco e  che a livello economico costerebbe anche meno del famoso Guardiola e non avrebbe pretese enormi in ottica mercato.
SARRI, PERCHÉ NO: Per alcuni addetti ai lavori non incarnebbe lo stile Juve, vuoi perché fuma in panchina, si presenta in tuta, infine il tracorso sulla panchina del Napoli. Dopo aver analizzato accuratamente i vari profili, per me Sarri sarebbe l'allenatore ideale perché darebbe finalmente un gioco alla squadra e ci farebbe divertire. Agnelli come riportano alcuni giornali l'avrebbe chiamato per sondare la sua disponibilità ad arrivare a Torino. Sono convinto che si proverà prima con un grande nome dal calibro di Guardiola- Pochettino, bisogna solo aspettare come detto dalla società, e chissà che non ci sia un nome a sorpresa dietro l'angolo non ancora citato... 
Chi vivrà vedrà!