NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.


Sono noti a tutti i tifosi i titoloni dei vari giornali nell’ultimo mese ma sono solo specchietti per allodole. Specchietti erano quando titolavano di lotta scudetto, e allodole i lettori tifosi della Juventus, popolo d’illusi e allodole pure gli anti-juve che già cominciavano (inutilmente) a preoccuparsi.
La Juventus negli ultimi anni non ha vinto le partite ma ha “vinto” solo il risultato perché vincere (ai punti e goal) significa dominare e convincere col gioco; noi invece siamo stati (il più delle volte) come la pallina della roulette che imbrocca il nero o il rosso e il croupier non ha né meriti né demeriti egli è il “mezzo del caso”.
Allegri quindi non ha meriti quando la Juve vinceva, era, come il croupier, nè più né meno il “mezzo del caso” così come quando la Juve perde, anche se perde male.

Allegri è simile al “nulla casuale” ben diverso dal “nulla cosmico” niente di personale ovviamente ma è il risultato, al di là di ogni ragionevole dubbio, dati gli ultimi tre anni su cui siede sulla nostra panchina.
Come ognuno ha meriti e no, va giudicato solo per ciò che lascia intravedere sul campo dopo ogni settimana di allenamenti e cosa vediamo sul campo? L’età media dei nostri giocatori è tra le più basse del campionato se non la più; i nostri sanno calciare con una medio-alta capacità; sono pagati mediamente meglio e hanno la fortuna di giocare per una Società tra le più antiche e blasonate d’Europa.
Di contro, hanno la media infortuni tra le più alte; giocano senza dover applicare schemi particolarmente difficili, anzi, pare ne siano privi; ricoprono ruoli non esattamente sempre consoni alle loro specificità; tendono a non giocare in verticale bensì in orizzontale; pare prediligano i retro passaggi, più di altri; non applicano più di tre-quattro passaggi prima di perdersi nel nulla anziché nell’area avversa e non dimostrano una particolare tenuta atletica per chi pratica il calcio, infatti, corrono poco rispetto alle medie altrui.

In aggiunta a tutto ciò non sono mai, sottolineo mai nella storia della Juventus, dovuto lottare per non retrocedere (per meriti sportivi) a campionati inferiori, quindi mai devono giocare con particolari angosce.
Eppure questi giocatori hanno una elevata sensibilità, si demotivano, non mordono l’erba, non hanno come si dice dalle parti di DeLaurentiis, “cazzimma” nonostante le potenzialità indiscutibili.
È vero o no che prendendo in esame le ultime tre partite con Empoli, Udinese e Verona che i loro giocatori non hanno tutte le variabili positive suelencate che invece godono i giocatori della Juventus?
E’ vero o no che questi giocatori non sono mediamente migliori dei nostri?
E’ vero o no che hanno ben più angosce che i nostri?
E quindi? Qual è la differenza che ha consentito loro di primeggiare tecnicamente, atleticamente e con tattiche comportamentali che hanno permesso loro di non soccombere ai nostri eroi?
È noto che il “caso” non esiste, se non nella mente del distratto agli eventi, perciò tutto quello che è successo alla Juve nell’ultimo mese non è frutto del caso ma il risultato di un preciso modo di essere allenatore.

Lasciamo perdere le sue qualità e caratteristiche personali e umane valutiamo secondo scienza e coscienza i suoi ultimi tre anni dove il gioco non è mai migliorato, secondo moderni canoni; schemi inesistenti sul campo o non applicabili da tutti i giocatori avuti; giocatori ritenuti scarsi venduti o prestati ad altri che improvvisamente rifioriscono; medie infortuni elevatissime e capacità atletiche inferiori alla media. Demotivazione strisciante altissima.
Titoli zero.
Quando la Dirigenza renderà noto ai tifosi illusi e delusi i cambiamenti che ci auspichiamo e cioè aver un giovane tecnico, ambizioso, meno costoso e promulgatore di gioco noioso che stia dimostrando coi fatti che sa far giocare i calciatori secondo loro natura e caratteristiche?