L'estate del calciomercato 2019, è stata, senza ombra di dubbio, caratterizzata dalle chiacchiere riguardanti, soprattutto, quattro giocatori, cioè, Icardi, Dybala, Lukaku e De Ligt.
Chiacchiere e discorsi poco lusinghieri per questi ragazzi, perché anche il calciomercato è diventato lo specchio della mediocrità culturale sportiva italiana. In una paese dove si è passati dal tifare la propria squadra, a tifare contro qualcuno, dove invece di esultare per una vittoria, ci si esalta per una sconfitta altrui, il modo in cui si segue il calciomercato, si è equiparato a quel modo.
E così invece di sognare un fuoriclasse che arriva nella propria squadra, ci si impegna a denigrare o sminuire le trattative altrui, sperando nel fallimento di una trattativa. È così è stato intorno a questi ragazzi.

Iniziamo con la coppia argentina Icardi-Dybala, coppia perché per un lungo periodo si è andati avanti con il possibile, auspicabile, scambio di casacche tra i due, e sulle spalle dei due è piovuto di tutto.
Icardi da capitano simbolo e idolo era diventato un peso morto, un attaccabrighe, Dybala dopo l'ultima deludente stagione poteva tranquillamente andare altrove e liberare un posto.
Ora Icardi al Psg è tornato ad essere la macchina da gol che tutti conoscevamo, e Dybala sta giocando a livelli assolutamente superiori, tornando a giocare dove meglio si trova, con la classe e di nuovo il sorriso.
Poi c'è stata la trattativa Lukaku, che passava da fenomeno a scaldabagno ogni qual volta si avvicinava a una squadra e si allontanava da un'altra. Addirittura, dopo essere stato a lungo sognato dai tifosi dell'Inter, quando sembrava ad un passo dalla Juventus, si sono sentite storie che volevano che in realtà l'interesse dell'Inter era solo un macchiavellico stratagemma per depistare la Juve e portarla a spendere per un giocatore, in realtà mai voluto veramente dall'inter. Salvo poi ritornare fenomeno all'annuncio ufficiale di Lukaku all'Inter.
In realtà, nonostante le diffidenze iniziali, Romelu sta dimostrando di essere veramente un grande attaccante, perfetto per Conte, forte fisicamente e tecnicamente valido, altro che pachiderma, così era stato appellato dopo la deludente gara contro la Juventus, come se a nessuno possa essere garantito un minimo di periodo di adattamento.
Infine, De Ligt, l'olandese arrivato a Torino con l'etichetta di baby fenomeno, molti cercavano di sminuirlo immediatamente, e complice l'infortunio di Chiellini, che lo ha visto catapultato precocemente nella titolarità bianconera, molti ci stavano davvero credendo che si trattasse di un abbaglio. Invece appena ambientato, mentalmente soprattutto, De Ligt sta dimostrando ultimamente di che caratura è, e che oggi di difensori centrali di 19 anni a questo livello non ce ne sono proprio. Insomma quanto abbiamo parlato per niente? Tanto, troppo.
Ci dimentichiamo spesso che se una società arriva ad investire certe somme per certi giocatori, magari qualche informazione, qualche certezza in più rispetto a noi, forse, l'avranno no? Che una squadra avversaria possa fare un colpo di mercato di assoluto livello è diventata la nuova paura del tifosotto, se in realtà i tifosi dell'Inter avessero pensato al loro Lukaku e quelli della Juventus al proprio De Ligt, invece di trovare mille modi per far passare la trattativa altrui come una scemenza, forse sarebbe stato meglio e sopportare quel periodo di calciomercato sarebbe stato meno estenuante.
Capisco che per Icardi i discorsi erano extra calcistici e tiravano in mezzo anche l'ingombrante moglie/manager, ma aver perso un talento del genere non è stato positivo per il calcio italiano in genere, e ammetto che alla Juve avrebbe fatto comodo, ovviamente non in uno scambio con Dybala assolutamente, ma avrebbe servito, e servirebbe.
In generale dovremmo un po' tutti tranquillizarci un pochino, seguire e sognare i top player, e non gettare fango su altri solamente perché seguiti e trattati da altri. Icardi, Dybala, Lukaku e De Ligt sono ottimi calciatori che stanno dando una bella lezione a tutti i capiscer!