Non sarà Europa, purtroppo, il lento passo del gambero iniziato dopo il pareggio rocambolesco in casa contro l'Atalanta ha riportato il Friuli con i piedi per terra.
Salvezza conquistata con meritato anticipo, Europa purtroppo persa, quando era assolutamente alla portata della società della famiglia Pozzo, che il proprio rammarico non lo ha mica nascosto.
Udinese che è l'unica società italiana nella “top 20” dei club virtuosi con un +59, che consisterebbe in un utile medio di circa 12 milioni a stagione, frutto di un -118 negli acquisti compensato da un +177 in tema di cessioni.

Ma l'Udinese è anche nella top five della Serie A per le società che hanno visto il valore della propria rosa incrementare dall'inizio stagione con un deciso più 29% passando da 110 a 149 milioni di euro.
L'Udinese ha fatto meglio del Milan, dell'Inter, Juventus, Roma, Lazio. Una società che già si è mossa in anticipo nella pianificazione della prossima stagione, confermando l'allenatore attuale, Sottil, a cui la società ha voluto dare piena fiducia nonostante un girone di ritorno da media quasi da retrocessione.
Ha già piazzato un paio di acquisti importanti. Come la punta centrale Brenner che arriva direttamente dagli USA e c'è molta curiosità sul ragazzo talentuoso ultimamente assente per infortunio e attualmente su otto partite vanta un solo goal nel campionato made in USA, con la testa è già ad Udine, è evidente, numeri decisamente diversi nella scorsa stagione, 18 goal in 29 partite,oppure  Zemura, che arriva dalla Premier. Sarà da capire le uscite che ci saranno, Beto, Becao, il capitano Pereyra, Samardzic, Bijol, vedono le voci insistenti verso una partenza dal Friuli, senza dimenticare il forte Udogie, già prenotato dal Tottenham.

Sarà probabilmente l'anno 2023/24 quello di Pafundi, stagione che potrebbe segnare il suo lancio definitivo nel tempio del calcio. L'Udinese della prossima stagione dovrà puntare a qualcosa di più importante della salvezza, ovvero di un posto in Europa. Questo sarà l'obiettivo dei friulani. Non ci dovranno essere più alibi, bisogna cercare di riconquistare il Friuli che è sempre stato accanto alla squadra anche nel momento più disastroso di questa stagione, anche quando le contestazioni, che non sono mancate seppur timide, ci potevano stare. Una provinciale che si muove con la mentalità e lo stile di una metropolitana da Premier, sarà l'unica società del nord est che può riportare il motore economico dell'Italia nell'Europa calcistico, e forse, anche l'unica società a rappresentare il nord est nel prossimo campionato di Serie A nel caso in cui il Verona dovesse finire in Serie B.