Protagonista di questa giornata e in particolare dei partenopei: Hirving Lozano. Entra e spacca il match con irruenza e presunzione, prendendosi di diritto la scena. Goal e assist per il 2-1 finale.

Arrivato a Napoli riscuotendo consensi ed elogi, reduce da un mondiale da uomo copertina del Messico e dalle stagioni da bomber e trascinatore del PSV, si mette al servizio di Ancelotti promettendo scintille. Il primo anno della sua permanenza a Napoli però non ingrana come avrebbe voluto. Stecca diverse partite, è molle ed impalpabile, diventa praticamente una riserva. Unici acuti degni di nota i goal contro Milan e Juventus, quest’ultimo una vera e propria illusione. Paga sicuramente il caos dell’ambiente Napoli che porta ad un cambio in panchina: fuori Ancelotti , dentro Rino Gattuso. 

Quest’anno però sembra che qualcosa sia mutata, il messicano vola sull’esterno e incide come non mai. Le sue presenze tradotte in numeri recitano 6 goal e 2 assist, praticamente di più di quanto fatto in tutto il campionato precedente. Gattuso lo coccola, giustamente. L’allenatore calabrese ha sicuramente una parte del merito della sua rinascita, il clic mentale è avvenuto. Adesso Hirving “non cade quando calcia” , dice Gattuso, ha forza nelle gambe. Quando accelera sulla fascia è letteralmente irresistibile. Il Napoli ha aggiunto un ottima freccia al suo già sconfinato potenziale offensivo.
Adesso Lozano è tornato “chucky”!