Negli ultimi giorni si sta consumando una furiosa lite tra il presidente della F.I.G.C Gravina e il presidente della Lazio Claudio Lotito, a causa della squalifica comminata a Lotito per i tamponi falsati di alcuni giocatori.
Lotito che proprio dalla F.I.G.C non era abituato a sentirsi dire di no, ma, anzi, era abituato a trattamenti speciali, non ha mandato giù il rospo e tramite i suoi legali ha preteso di essere reintegrato. Addirittura, Lotito ha accusato il suo caro e vecchio amico Gravina di raccontare bugie. Dal canto suo Gravina ha rincarato la dose dichiarando che l'illecito della Lazio è stato provato e quindi se c'è qualcuno che ha raccontato fandonie, quel qualcuno è Lotito. Insomma la lite tra i due sicuramente si protrarrà ancora per qualche tempo, perché, conoscendo Lotito, cercherà in tutti i modi di riprendersi il suo posto. Il problema di tutto ciò, purtroppo, nasce dai continui favoritismi che Gravina e company hanno riservato alla Lazio e al suo presidente. L'illecito commesso dalla Lazio non è un qualcosa di leggero, visto che si tratta di aver schierato in campo un giocatore che era risultato positivo al Covid. La questione, data la sua gravità, andava affrontata sin da subito con la giusta dose di punizione. Se lo stesso illecito lo avesse commesso tanto per dire la Roma, a quest'ora, oltre ad aver deferito per sempre il presidente da qualsiasi carica, la Roma avrebbe sicuramente pagato con dei punti di penalizzazione.

La cosa diventa ancora più comica se ci si sofferma sulle accuse fatte da Sarri, tecnico della Lazio, nei confronti della Lega. Secondo il tanto acclamato tecnico, la Lega avrebbe fatto giocare la Lazio solo dopo appena 61 ore dalla gara di Europa League disputata all'Olimpico contro la squadra Lokomotiv. Un'accusa che cade, lasciatemelo dire, nel ridicolo e i motivi che lo confermano sono tanti e vari.
Vi elenchero' solo alcuni di questi motivi: lo scorso campionato la Roma, del meno quotato Fonseca, ha giocato ogni tre giorni per gran parte della stagione, tra l'altro era rimasta l'unica squadra italiana presente in campo europeo. Naturalmente, rispetto a tutte le altre, la Roma era in una situazione di netto svantaggio, ma la Lega non ha mai fatto giocare una sola partita più in là della domenica. Anche in questo campionato la Roma ha giocato di giovedì come la Lazio e, poi, la domenica alle 18. Qualcuno penserà che, però, la Roma ha avuto, rispetto alla Lazio, 6 ore in più di riposo. È vero che la Roma ha usufruito di 6 ore in più, ma, a prescindere che 6 ore non fanno la differenza, in più la Roma ha giocato in Ucraina, quindi con due viaggi sulle spalle. Tutto questo per dire che la Lazio oggi è come quei ragazzini viziati, che al primo no vanno in confusione. Addirittura, Sarri è così in confusione che, parlando dell'episodio del derby, cioè del rigore nettissimo su Zaniolo, ha dichiarato che il rigore non poteva essere concesso perché in fuorigioco, ma un tecnico così osannato come lui dovrebbe sapere che in caso di fuorigioco l'arbitro fischia la punizione, cosa che Guida non ha fatto, tanto è vero che il gol di Pedro parte proprio dal mancato rigore.
Credo che Lotito, assieme al suo tecnico, debbano cercare altrove gli alibi per i loro insuccessi, mentre la F.I.G.C debba imparare da questa situazione per il prossimo futuro ed evitare di concede troppo.