Madrid, Madrid e ancora Madrid. Da luglio a questa parte non si sente altro in giro; siamo partiti con l’addio di Zidane per arrivare alla denuncia infondata di Perez nei confronti dell’Inter. In mezzo si piazza l’addio di Ronaldo e il malumore dello stesso presidente, troppo ossessionato dalla nebbiosa e opprimente realtà che circonda il mondo dei blancos. Il gioco degli specchi, tanto per citare un termine usato da Andrea Camilleri nella stesura dei libri di Montalbano, non è ancora finito perché al centro del cerchio adesso si piazza Lopetegui, reo di aver generato un’involuzione tecnico-tattica nei ragazzi del Bernabeu. E la storia parla chiaro perché quando a Madrid non si ottengono risultati per di più non segnando l’esonero si avvicina a grandi passi, come un bambino nei confronti dei genitori. Arrivano le critiche e le dichiarazioni come quelle di Sergio Ramos, che tendono a nascondere almeno apparentemente le tante problematiche che affliggono lo spogliatoio.

Zero gol segnati in quattro partite, un qualcosa di assurdo per una squadra come il Real Madrid che ci ha abituato a dare spettacolo in ogni partita: sembra proprio che manchi la personalità e la capacità di superare l’ostacolo, quella tenacia che era centrale nell’ideologia calcistica di Zidane. E poi arriva Modric, l’oggetto dei desideri interisti. Dalla Spagna raccontano di una rottura totale con club e allenatore, ostinato a continuare con le proprie idee senza ascoltare nessuno. Intanto in Corso Vittorio Emanuele sperano, perché il croato vuole andare via, il progetto madridista sembra essere finito da tempo e uno sgambetto al furbetto Perez potrebbe essere accolto dalla tifoseria come un punto a favore nei confronti di Suning.

Ma come reagirebbe Perez? Presto per dirlo, anche se perdere Modric a gennaio vorrebbe dire essere beffato due volte. Sì, perché anziché cedere il giocatore a luglio e comprare un nuovo top player, il patron dei blancos si ritroverebbe a cedere la sua stella ma senza eredi degni di nota, dato che fare colpi eccelsi nella sessione di riparazione risulta assai difficile. Adesso è presto per ragionare, ma gli incubi per Perez potrebbero arrivare tutti insieme. E l’Inter intanto sorride per le ottime prestazioni e chissà, anche per gennaio.