Molto italianamente alcune frange del tifo rossonero stanno correndo in aiuto del vincitore che si compendia e riassume nella figura, per niente entusiasmante, del rag. Gazidis.
Sono per ora lievi smottamenti, come registra questo blog che, nella congiuntura attuale, è un po’ il sismografo degli umori e dei timori del tifo rossonero. La scala Mercalli per ora segnala lievi sciami sismici rappresentati da post che rammentano il ‘contrordine compagni’ che, nel nostro amabile paese, è un principio sempre di moda.
Se la finalità di questi post laudatores è – come dicono i francesi - épater le bourgeois - allora sono perfetti, ma se lo scopo è quello di convincerci che Gazidis è nel giusto e Boban sbaglia mi dispiace ma non ci siamo. I post, da un punto di vista meramente concettuale, sono sbagliati nel merito e, diciamocelo, anche nel metodo con il quale ci vengono proposti.

Vorrei far notare, per l’ennesima volta, che Elliott ( leggasi Singer) non ha acquistato il Milan per avviare un grande progetto. Gli hanno – scusatemi il termine – mollato un pacco come pegno di un debito non onorato. Una grana di cui avrebbero fatto volentieri a meno. Si occupano di finanza speculativa, non di allenatori, calciatori, tattiche e via discorrendo. Insomma, dei sogni dei tifosi, compresi i vostri, cari e ingenui laudatores, non gliene frega nulla. Una volta aperto ‘il pacco’ hanno capito che avevano due strade: portare i libri in tribunale o sanare la posizione debitoria. Hanno pagato e non hanno mancato di rinfacciarcelo in più di un’occasione. E ce lo hanno ricordato anche con toni intimidatori, come quando il ragioniere Gazidis ci fece sapere, a muso duro, che senza di loro il Milan sarebbe finito in serie D. Ecco Gazidis, che in alcuni post comincia ad apparire come l’uomo della provvidenza (antico vizio italiano questo, che porta pure sfiga) o anche immaginato come grande manager con una visione futuribile di luminose prospettive, in realtà è una sorta di ‘curatore fallimentare’ posto a guardia dei conti.
L’obiettivo vero che perseguono, credo sia la costruzione del nuovo stadio dove, con gli annessi e i connessi, sarà possibile imbastire una speculazione – perdonatemi la blasfemia – “della Madonna”. E di speculazione – vi assicuro – questi signori se ne intendono.
Nel frattempo, però, incombono le scelte reali. Il contratto di Ibra che non credo rinnoverà senza Boban e Maldini. La questione Rebic come intendono trattarla? Donnarumma, indubbiamente, andrà ceduto. Magari mi sbaglio ma credo che l’ineffabile Gazidis starà già confabulando al telefono con Herr Rangnick in viva voce affinché intervenga anche l’altro ‘consigliore’ teutonico che si è già segnalato per la bocciatura di alcuni contratti portati avanti da Boban e Maldini.

Leggo anche, in questi sconcertanti post, di un presunto vizio sciovinista e della paura di cambiare del tifo rossonero. Dico, ma di cosa stiamo parlando? Questa squadra ha avuto in rosa, nell’arco dei suoi 120 anni di esistenza, i migliori calciatori stranieri. Paura di cambiare? Ma se è da un decennio e più che ogni anno è una ripartenza preceduta da una rivoluzione. E la domenica, allo stadio, anche se si gioca con il Borgorosso FC, si registra il pienone.

Vorrei sgombrare, infine, il campo da un equivoco. Non sono così ingenuo da pensare che Boban e Maldini siano esenti da colpe. Sarebbe da sciocchi impancarsi a difesa dei due solo per partito preso. Ci sono è chiaro anche i loro errori a cominciare da Giampaolo. Nemmeno Pioli è stata una scelta entusiasmante, ma hanno rimediato in corso d’opera. Hernandez, Rebic, Bennacer sono state scelte azzeccate. Quello che mi infastidisce è leggere post che sovrastimano meriti di chi finora se ne è stato nell’ombra ed ha pure tramato alla grande. Soltanto poco più di un mese fa Raiola aveva rilasciato dichiarazioni, sul Milan, che suscitarono più di una polemica.
Le rileggo e ve le ripropongo perché ho la sensazione che rischiano di diventare profetiche: ”Il Milan? Non mi piace perché non credo che questo sia il Milan che il mondo conosce e non credo che sia la squadra che Maldini e Boban sognano”. 
Ma, non si è limitato solo a questa bordata. Prese di mira anche Elliott. “Gli consiglio di trovare un nuovo proprietario“

Mi posso accomiatare con un pensiero non mio su questa vicenda? Lo prendo in prestito dallo scrittore tedesco Karl Kraus: “Quando il sole è al tramonto l’ombra dei nani si allunga".