Lo strano caso di De Ligt. È una cosa alquanto incredibile e curiosa quella che sta succedendo a De Ligt, difensore olandese della Juventus. In tutte le sue ultime quattro partite disputate in bianconero c'è un episodio da fallo di mano in area di rigore. Sembra quasi una cosa fatta apposta, sembra una sorta di tiro al bersaglio contro le sue mani o braccia, o che, come un supereroe abbia delle calamite speciali nelle braccia, in grado di attirare ogni pallone si aggiri dalle sue parti. Essendo un difensore della Juventus per molti, ognuno di questi episodi era da rigore netto, se poi ci mettiamo che è stato preannunciato come il giovane difensore più forte del mondo in prospettiva e lo ha preso proprio la Juve, figuriamoci, ogni occasione è giusta per polemizzare.

Ma andiamo per ordine. Si inizia, manco farlo a posta, nello scontro diretto Inter Juventus, cross in area e l'olandese nel tentativo di anticipare Lautaro, sbracciando con l'argentino per prendere posizione, esagera con le braccia e va a toccare il pallone con la mano, in diretta quasi nessuno se n'era accorto, ma il Var si e giustamente punisce l'intervento col calcio di rigore per i nerazzurri (per fortuna).
Giornata seguente, Juventus-Bologna, all'ultimo minuto, traversone in area di rigore, De Ligt entra in scivolata per spazzare il pallone di sinistro, ma un rimbalzo scivoloso gli fa spizzare il pallone col piede in modo sporco e lo stesso gli carambola sul gomito. In questo caso arbitro e Var decidono per l'involontarieta' e per una posizione del braccio naturale per quel frangente.
Sabato scorso a Lecce, invece, Valeri concede il rigore, cross in area di un giocatore leccese a breve distanza, palla deviata da Bonucci di fianco e palla che incoccia la mano di De Ligt. E finiamo con ieri sera, nel derby contro il Torino, più o meno situazione analoga a Lecce, anche qui palla deviata a breve distanza e tocco di mano dell'olandese.
Niente rigore. Se posso esprimere un giudizio personale senza essere offeso o etichettato come il solito juventino poco obiettivo, attenendosi al regolamento e ad un po' di buon senso, l'unico rigore giusto è quello fischiato all'Inter. Perché in quel caso non c'è distanza ravvicinata e il giocatore entra in modo scomposto e sbaglia l'intervento di suo. Ma negli altri tre casi, a mio avviso, nessuno sarebbe stato punibile con il penalty.
È evidente che il giocatore, a differenza di San Siro, non faccia nulla per intercettare la palla con la mano, e la posizione delle braccia è del tutto consona al movimento, a Lecce e soprattutto ieri sera nel derby, si vede anche il tentativo di ritirare il braccio dietro la schiena. Ora se si vuole polemizzare a prescindere ok fatelo pure, ma se ritenete che tutti questi siano interventi da rigore, allora a questo punto un allenatore dovrebbe insegnare ai propri attaccanti, ogni qual volta si trovano in area di rigore con la palla tra i piedi, di mirare il braccio di un difensore e di prendere il rigore, perché questo è ciò che stato, cioè tocchi involontari senza che il braccio abbia una posizione innaturale.
Certo che le decisioni arbitrali, in tal senso legittimano o meno le proteste di chi vede lo stesso episodio sanzionato in modo diverso. Ecco in questo caso mi auguro presto una linea di condotta chiara e univoca da parte degli arbitri.
Per quanto riguarda De Ligt, spero che questa strana curiosa casualità possa essere terminata ieri sera, perché per quest'anno siamo apposto così.