La Coppa Italia appena conquistata dalla Juventus ai danni del Milan lascia in eredità una lunga serie di riflessioni. Oltre a certificare ancora una volta la fame di vittorie di una squadra che, entro i confini italiani, negli ultimi 4 anni ha lasciato alle avversarie solamente le briciole (3 Supercoppe Italiane sulle 4 disputate) certifica anche i limiti della squadra rossonera. Non sono bastati infatti il grande seguito di tifosi - leitmotiv dell’intera stagione - e la consueta carica di Rino Gattuso, che aveva motivato la sua squadra equiparato questa sfida ad una finale di Coppa del Mondo.

Il Milan è sembrato fin da subito molto impacciato e timoroso e nell’arco dei 90 minuti ha impensierito troppo raramente la difesa bianconera. Inevitabile però che la considerazione principale finisca per ricadere sulla prestazione del portiere rossonero, protagonista di una vera e propria serataccia con due papere decisive ai fini del risultato finale.

Nell’avvicinamento alla partita uno dei temi chiave era sicuramente lo scontro generazionale tra Gianluigi Buffon e Gigio Donnaruma. Da una parte il veterano numero 1 - curiosamente al suo esordio in una finale di Coppa Italia con i colori della Juve - dall’altra il giovanissimo gioiello della “cantera” rossonera. Una sfida nella sfida che per molti rappresentava anche un virtuale passaggio di consegne poichè questa è stata l’ultima stagione in azzurro di Buffon e il suo erede designato potrebbe essere proprio il giovane Gigio. Per non parlare poi delle voci di mercato che la scorsa estate lo volevano come suo erede anche in bianconero.

Ebbene ancora una volta questa sfida a distanza ha confermato che il percorso di crescita del giovane “enfant prodige” è ancora molto lungo e la strada è tutta in salita. Nulla di sorprendente direte voi trattandosi di un ragazzo di 19 anni...se non fosse che Donnarumma risulta essere il terzo portiere più pagato del mondo.

Questa la top five ad oggi:

1) Manuel Neuer (32) – Bayern Monaco – 7,8 M€

2) David De Gea (27) – Manchester United – 6,8 M€

3) Gianluigi Donnarumma (19) – Milan – 6 M€

4) Thibaut Courtois (26) – Chelsea – 4,1 M€

5) Gianluigi Buffon (40) – Juventus – 4 M€

L’aspetto più preoccupante su cui porre l’attenzione però non è tanto il rapporto tra stipendio, età e trofei vinti ma è l’involuzione tecnica che Gigio ha avuto nel corso di questa stagione. Invece di essere l’anno della definitiva consacrazione nonchè della legittimazione di cotanti emolumenti è stato un anno caratterizzato da poche luci e molte ombre.

I due interventi prodigiosi su Dybala e quello in campionato su Milik sono esempi lampanti delle qualità di questo portiere tanto quanto i due errori della sciagurata finale - così come quello di Londra -  evidenziano un problema ben più serio. La telenovela del rinnovo di contratto della scorsa estate ha infatti minato la sensibiltà e le certezze del giovane portiere che sì è sentito caricato di un peso troppo grande per un ragazzo di soli 19 anni. Il procuratore, così come la famiglia Donnarumma hanno guardato solo ed esclusivamente all’aspetto economico sottovalutando le conseguenze delle loro scelte. I giudizi della stampa e la contestazione con i tifosi hanno spazzato via il sorriso e la serenità di un ragazzone che, con la sua spensieratezza, era riuscito ad esordire ancora minorenne con Mihajlovic e a  consacrarsi poi con Montella. Volava tra i pali quasi come un veterano e decideva spesso le partite a suon di miracoli. Ad un anno di distanza invece Donnarumma appare incerto e quasi spaesato. É indeciso nelle uscite, non si fida più della sua presa respingendo spesso il pallone con i pugni e si avventura frequentemente fuori dall’area piccola lasciando la porta sguarnita.

L’interrogativo allora è il seguente: Gigio cosa vuoi fare da grande??

Le strade percorribili sembrano essere solamente due:

  1. Dire addio al Milan e cercare di ritrovare il sorriso altrove;
  2. Dire addio a Mino Raiola e fare un passo indietro - magari anche in termini di stipendio - che dimostri veramente l’attaccamento alla maglia rossonera e la voglia di ritrovare la serenità e la libertà di sbagliare, che contraddistinguono un ragazzo di 19 anni.

Con l’augurio che questa volta la scelta sia solo e esclusivamente sua.