La Roma in questa corta finestra di calciomercato ha puntato tutto su tre giovani. Il primo e' stato il giovane difensore brasiliano Ibanez, proveniente dall' Atalanta, poi, contemporaneamente, il ds Petrachi, ha guardato in Spagna, adocchiando il centrocampista ventunenne Villar che milita nelle file dell' Elche, che gioca la serie B spagnola e il giovane attaccante esterno proveniente dalla caldera del Barcellona Carles Perez. Per Ibanez e Villar, ha pesato molto la volonta' dei giocatori di trasferirsi a Roma, stregati, come gia' accaduto con altri, da una chiacchierata telefonica con Fonseca. Per Carles Perez, Petrachi aveva trovato subito l' accordo con il Barcellona, poi, era riuscito a convincere anche l' eventuale sostituto di Zaniolo, ma ad un tratto i blaugrana hanno frenato. Qualcuno, tra i giornalisti, aveva fatto girare la voce che Perez arrivava a Roma, ma a giugno il Barcellona avrebbe avuto il diritto di recompra, come dire, lo mandiamo a crescere, lo fate diventare un talento affermato e, poi, ce lo ridate. Chiunque avrebbe storto il naso, purtroppo, Petrachi, a causa del suo carattere, lo ha fatto un po' di piu', facendo stizzire il Barcellona. Infatti, quando domenica sera prima del derby, hanno chiesto a Petrachi di questa storia del diritto di recompra, Petrachi ha dichiarato che la Roma non e' la succursale di nessuno e Perez sarebbe arrivato a Roma come un giocatore di proprieta' giallorossa. Un tono, forse, piu' pacato, molto probabilmente avrebbe ottenuto un risultato diverso.

Petrachi, per la sua troppa schiettezza e per l' attaccamento che mette a favore della societa' per cui lavora, a volte ci rimette. Ora le parti stanno cercando la soluzione e una di queste potrebbe essere che, eventualmente, se i giallorossi decidessero di rivendere Perez, i primi ad essere informati dovranno essere i blaugrana. Il calcio e' fatto anche di rischi e non si puo' pensare di doverci sempre guadagnare. Se il Barcellona decide di privarsi di un giovane, deve assumersi il rischio di dar via un futuro campione, d' altronde, anche, la Roma ha il rischio di prendere un brocco per 15 milioni. La Roma ha subito le fregature di Iturbe e Schick su tutte. Due giovani che sembravano dovessero fare fuoco e fiamme e, invece, hanno fatto poco fumo. Cosi' come gli e' andata di lusso con Zaniolo su tutti e, anche, Diawara, uscito dal Napoli come un mezzo brocco e diventato alla Roma pedina intoccabile. Il bello del calcio e' anche questo e dispiace che club che si reputano top club, poi, caschino su certi aspetti da bambinetti:" se non mi fate vincere non si gioca piu', perche' il pallone e' mio".