E' cominciata la stagione che vedrà Carlo Ancelotti sedersi per la prima volta sulla panchina del Napoli. Gli azzurri hanno cominciato bene le prime amichevoli e l'ex allenatore del Milan sembra più che soddisfatto dei giocatori che ha a disposizione e del lavoro che sta svolgendo e che svolgerà con loro. Tutti coloro che conoscono Carlo Ancelotti, in particolare che conoscono i suoi metodi di allenamento, sapranno che è un tipo di allenatore molto all'avanguardia. Sia nella preparazione di una partita, sia durante le sessioni di allenamento sfrutta l'aiuto delle tecnologie che gli offre il presente. Nel suo libro "L'albero di Natale" (che consiglio profondamente, in quanto lettura molto tecnica e interessante) spiega bene tutti i metodi che utilizzano i componenti del suo staff, dai match analysers ai preparatori atletici.

Fatta questa premessa, torno ad un video girato poco tempo fa durante uno dei primi allenamenti del nuovo Napoli: il video mostrava il centrocampista Amadou Diawara intento a svolgere degli esercizi di riabilitazione per l'infortunio subito durante uno degli allenamenti precedenti. Ma due particolare è risaltato agli occhi dei giornalisti, ovvero le cavigliere indossate dal giocatore durante gli esercizi e alla tanta gente munita di computer attorno a lui che somigliavano più a dei giornalisti che a dei membri dello staff. In seguito è stato spiegato che le cavigliere erano collegate senza cavi ai computer, e che la loro utilità era quella di monitorare la condizione delle caviglie del giocatore durante il lavoro. Sembra anche che, durante le amichevoli con il Pisa e con il Carpi, siano state utilizzate delle attrezzature con la medesima funzione della cavigliere sopracitate, "incorporate" ad ogni giocatore per valutare il momento migliore per effettuare delle sostituzioni in grado di prevenire infortuni.

Questo è sicuramente uno dei tanti motivi dei successi di Ancelotti in Europa, ed è anche quello che farà dimenticare immediatamente Sarri ai tifosi napoletani (uso il futuro anche se mi sembra che lo abbiano già dimenticato). Le differenze tra i due sono tante, ma la principale è questa: Ancelotti è una mente aperta ai cambiamenti e agli aggiornamenti, mentre Sarri è legato alle abitudini. Ed è vero che seguire le abitudini è un modo per sentirsi sicuri, ma è una cosa che può annoiare gli altri.