L'invasione dell'Ucraina ci lascia tutti molto sconvolti, sia per la nuova escalation militare, che per la sensazione che la storia non si esaurirà solo in quel territorio. Non si può temere che la pace in Europa, dopo settant'anni, possa essere minata dalle intemperanze di un pazzo mitomane, che sembra ormai avere perso la testa e che sia preda di delirio di onnipotenza. 

Le immagini che lo ritraggono, mentre bacchetta il suo capo dei servizi, solo perché sbaglia, a suo modo un termine, è la rappresentazione dell'instabilità mentale che lo pervade. Il contendere era sulla parola annessione invece di riconoscimento! E la vera frase non si è nemmeno conosciuta, come se persino Putin non sapesse bene che sostantivo usare. Tutto lasciato in sospeso. Probabilmente quel funzionario sparirà, rimosso da ogni incarico, solo per avere fatto arrabbiare lo "Zar". Ormai è chiaro che in Russia c'è un regime opprimente come ai tempi del gigante sovietico, con repressioni della libertà di stampa, di parola, e persino di movimento all'interno del teritorio russo. Le trasmissioni televisive non danno notizia sull'invasione dell'Ucraina, se non con semplici dati scarni e mettendo in risalto la battaglia contro i "neonazisti", e quindi la l'esaltazione per ogni riminiscenza comunista. Ma le notizie corrono, perché internet esiste, e prima che bloccassero le rete sul territorio nazionale, le immagini dall'Ucraina arrivavano. Militanti anti Putin e pacifisti sono scesi in piazza, subito arrestati, ma informando in qualche modo la popolazione di quanto avviene, e cioè che la russia ha attaccato i fratelli ucraini. Si, perché l'Ucraina è molto filorussa, sia per lingua che per ragioni storiche, etniche e religiose. Ed un'aggressione così violenta non è facile da comprendere da parte della popolazione russa. Intanto gli hacker internazionali(tra questi Anoninous) stanno lavorando per confondere le reti inforatiche russe e fornire al contempo i rapporti mancanti ai cittadini ed al popolo che vuole essere informato.

Purtroppo la popolazione russa è divisa in due grandi tronconi, uno è la  zona delle campagne, molto affezionata a Putin. L'altra è la zona delle città, apertamente contro l'oligarca russo. In questo stallo, non si può avere molto margine di manovra del popolo. Se da una parte la maggior parte della gente non lo supporta, l'altra parte ancora cospicua, lo sopporta benissimo. 

A tal riguardo, le istituzioni internazionali hanno preso provvedimenti che non possono legarsi ad interventi sul campo di battaglia. Le conseguenze sarebbero devastanti, sia per noi che per gli stessi cittadini russi, incolpevoli di tale follia, che si aggiungerebbe a follia. Si stanno operando, infatti, alcune scelte mirate a rendere difficile le attività commerciali, e soprattutto finanziarie, delle aziende e degli oligarchi russi, legati a Putin, legati al flusso dei rubinetti in soldoni che ha assicurato a loro per premiarli della loro fedeltà e delle complicità nel disporre di capitali all'estero, agendo come prestanomi del leader e cleptocrate russo. Una sostanziale decisione è quella di bloccare i pagamenti alle banche russe ed a tutti rapporti bancari di tutto il mondo operanti su cittadini  ed imprenditori, bloccando le somme esistenti su questi conti. La cosa non è molto difficile, poichè nelle banche ogni russo che apre un conto, si trova subito un bel bollino rosso, poichè già da anni la Russia è considerata stato canaglia, tanto che i bancomat in loco non funzionano già da tempo. Almeno nelle banche russe, nelle succursali di altre banche occidentali, invece è possibile. Si è adottato a tal scopo il blocco dello SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications), utilizzabile nei pagamenti extra UE, poichè nei pagamenti nel sistema europeo c'è il sistema SEPA(Single European Payement Area), che assimila i pagamenti intra UE come ad un semplice bonifico domestico. Invece lo SWIFT, procede con controlli più serrati e, nel contempo, velocizza il transito delle somme per i bonifici extra Ue. Lo SWIFT noi lo conosciamo anche come BIC (Bank Identifier Code), presente su tutti i nostri conti correnti, e a volte sui depositi a risparmio. Tale difficoltà a compiere pagamenti tramite conti correnti, registra un forte uso di contanti, persino di notevole importo, che i russi usano nelle negoziazioni all'estero e in Italia, spesso alimentando il circuito dell'evasione fiscale e occultando somme che dovrebbero essere conosciute dal circuito bancario, poichè soggette a irregolarità non conciliabili alle nostre esigenze di sicurezza.  

Questo provvedimento, potrebbe consigliare a spaccare quel muro di omertà e di connivenza con Putin di persone abituate a girare per Montecarlo e Londra con barche di lusso e macchine sportive. La perdita di privilegi e, soprattutto di liquidità, possono essere devastanti per persone che vivono alla grande grazie ai soldi facili del regime. Ed un primo riscontro si è già visto nel calcio, dove proprio Abramovic, patron del Chelsea, ha rassegnato le dimissioni dal club, separando così il denaro di sua proprietà dal capitale della squadra, sovvenzionando un fondo apposito. Non so se servirà a molto, perché la provenienza dei soldi sarà sempre sotto la lente d'ingrandimento delle autorità finanziarie inglesi ed internazionali. E lo sport si sta muovendo senza indugio, e la decisione a parte dell'UEFA di spostare la finale di Champions da San Pietroburgo a Parigi, è già un primo passo. I cittadini e le istituzioni sportive russe, si  faranno una domanda, e la risposta sarà quella di cominciare a valutare la situazione. I nostri schermidori, attualmente a Sochi, dopo le prime gare relative al mondiale che si disputa in loco, hanno deciso di abbandonare la competizione e tornare a casa. Sempre a Sochi, la FIA ha deciso di annullare il Gran Premio di formula uno. La Polonia non giocherà contro la Russia per le qualificazioni del mondiale in Qatar. E in tale occasione Szcesny, portiere polacco della Juventus, ha espresso la sua ferma intenzione di non giocare in nessun caso contro la squadra di Putin. Seguiranno altre defezioni, e rinuncie in. tutti campi dello sport sia in Russia che all'estero, lo stesso Medvedev, rischierà di non giocare partite di tennis nei tornei internazionali, anche se lui stesso è amato da tutti, ma il suo paese in questo momento, no! 
Lo sport può essere una cassa di risonanza potente, perché è l'altra guerra, quella pacifica, dove ci si scontra con lealtà e spirito di amicizia,  e chi vince non invade il paese dell'altro, ma viene applaudito e adottato da ogni paese che abbia a cuore la sportività e l'amore per il progresso sociale e civile.
Esattamente  quello che oggi Putin ci sta negando, e vorrei che tutti i russi vedessero le immagini di quella bambina ucraina che seduta per terra in un bunker, mette la testa tra le ginocchia e piangendo dice: "Non voglio morire!" Spero che ogni russo pensi ai propri filgi e bambini, perchè la guerra colpisce soprattutto loro, e tutto questo per le manìe di grandezza di un pazzo che non sa vedere altro futuro, se non quello della violenza e del potere ad ogni costo.
Speriamo che Dio intervenga presto, e metta la sua parola su questi malvagi personaggi assetati di potere e di egoismo personale.
Chi uccide gli innocenti, non merita nessun rispetto né pietà!