Facciamo una premessa: la Juventus non è ancora stata eliminata, e qualora stasera dovesse riuscire nell'impresa di ribaltare il 2-0 dell'andata tutti i discorsi saranno almeno rimandati. Ma nel caso in cui come probabile ciò non dovesse accadere, si aprirebbero degli scenari incerti e a dir poco inquietanti.

L'annuncio di ieri del ritorno di Zidane sulla panchina del Real Madrid si inserisce in questo contesto, in quanto rappresenta una doppia brutta notizia per i bianconeri: anzitutto perché il francese era da tempo stato designato come il successore di Allegri, e adesso la società si vede costretta a rivedere i suoi piani, ma soprattutto perché lo stesso Zidane ha aperto ad un ritorno a Madrid nella prossima stagione di Ronaldo, il quale, inutile nascondersi, alla Juventus non è contentissimo per il il gioco troppo difensivista e la scarsa mentalità europea, di cui Massimiliano Allegri è la chiara espressione.
Per queste ragioni una prematura eliminazione dalla Champions potrebbe davvero indurre Ronaldo a rivedere le sue scelte, proprio come fece Dani Alves due anni fa, ma con una differenza: mentre il danno causato dalla partenza del brasiliano fu prettamente tecnico e sportivo, qualora anche Cristiano facesse la stessa scelta le conseguenze sarebbero ben più gravi, perché ci sarebbero anche importanti effetti economici. 

Inutile nascondere che l'acquisto di Cristiano Ronaldo è stata anzitutto un'operazione di marketing, utile per espandere il brand della Juventus a livello mondiale: serviva portare a Torino il più grande calciatore in circolazione per provare a competere economicamente con i grandi club europei e avere finalmente la concreta possibilità di vincere la Champions. Se il portoghese a fine anno dovesse veramente sbattere la porta in faccia il danno d'immagine sarebbe devastante: vedere una squadra e una società ripudiate dal miglior giocatore al mondo causerebbe una cospicua perdita di valore del marchio a livello internazionale, con conseguente crollo del merchandising, proprio il settore su cui la Juventus contava di migliorare con questa operazione. Effetti catastrofici insomma, che avrebbero ovviamente riflessi anche sportivi, con altri giocatori che potrebbero decidere di lasciare. 

La sensazione è che questa fosse per la Juventus la chance della vita per compiere finalmente il definitivo salto di qualità a livello internazionale, e che se la sia giocata malissimo, a partire dalla riconferma di Allegri, il cui modo di giocare non sarebbe mai potuto piacere a Ronaldo. Nel momento in cui Zidane aveva deciso di lasciare il Real, bisognava avere il coraggio andarlo a prendere; la certezza di vincere la Champions non la dà nessuno, ma cambiare stile di gioco avrebbe sicuramente aiutato.

Non resta che sperare di essere smentiti stasera.