Un paio di considerazioni sui due punti chiave della discussione che chi segue il calcio, a partire dagli addetti ai lavori, fin agli appassionati, non può non farsi ora che ci avviciniamo alla fine del mercato ed al principio della stagione.

1°) Come schierarsi? Qualcuno evoca il Real come modello per la Juve pensando all'ottimizzazione del rendimento di Ronaldo. La Juve però non ha trequartisti alla Isco, capaci di calamitare il gioco attorno a sé, tenendo palla, distribuendola, creando zone attive di campo e lati morti, semplicemente spostandosi a destra o sinistra della trequarti. E non può giocare quindi alla Real, un 4-3-1-2 dove l'1 non c'è. Inoltre nella mediana, i blancos usano tre uomini privi di capacità di incursione e attacco dello spazio: sono dei palleggiatori,, Modric e Kroos, protetti da un mediano con attitudini difensive. Tutto l'opposto di chi sognava un trio Emre Can, Milinkovic Savic, Pogba ad esempio. Da un lato gente che fa del controllo del gioco e della capacità di far correre bene il pallone, anche in verticale, bene; dall'altro corridori, spesso con l'esigenza di farlo palla al piede. Confondere poi Benzema con Mandzukic, pensando di poter sostituire l'assistenza tecnica del croato a quella del francese, è assurdo, per la sostanziale differenza di velocità di base del gioco del francese rispetto al croato, più statico e macchinoso nei movimenti. E semmai qualcuno ci pensasse, poi Dybala dovrebbe cercare di fare l'Isco senza essere Isco, soprattutto nella capacità di gestione del pallone (Dybala su 35 palloni toccati, a partita, ne sbaglia lo smistamento nel 15% dei casi, Isco nei 60 toccati, ne sbaglia il 9%) E Douglas Costa dovrebbe accomodarsi in panca, usandolo a partita in corso, e a me sembra una bestemmia. Emre Can d'altro canto, immaginando Pjanic più due mezzeali, non ha il passo della mezzala da incursione, si è specializzato ed esaltato da mediano difensivo (2,5 contrasti a partita, un intercetto a partita, deve migliorare nel posizionamento in campo): questi sono i suoi numeri, margine di errore nello smistamento del pallone superiore al 15%, partecipazione in zona gol pressochè inesistente, un gol l'anno scorso, 6 quando è andata bene. Usarlo alla Vidal o Pogba insomma non tiene conto delle sue caratteristiche, ma lo forza ad imitare quella di quegli altri due. Si potrebbe metter lui da mediano difensivo e schierare Pjanic da mezzala di possesso, alla Modric, immaginando un 4-3-2-1 in cui in ogni caso poi dovremmo far fare a Douglas Costa il trequartista alla Dybala. E Douglas Costa è un'ala, prevedibile a destra, perché saltato l'uomo non va sul fondo, ma si insinua nella trequarti destra per cercare i filtranti, con un solo movimento a disposizione. Mentre è dirompente, a mio parere ovviamente, quando gli semplifichi al massimo i compiti, come faceva Guardiola, che lo schierava sempre a sinistra, per chiedergli, fondamentale nel gioco posizionale, il massimo di contributo associativo che riesce a dare, saltare l'uomo attraverso uno schema che lo mette nelle condizioni di giocare sull'uno contro uno, per andare sul fondo e crossare sugli inserimenti in area del centravanti. O guadagnare la trequarti sinistra per cercar filtranti sugli inserimenti del centravanti e di Dybala. Ieri guardavo i gol di Ronaldo nella sua storia e più ci avviciniamo all'oggi più la sua capacità di sfruttare l'anticipo in area diventa palese e fondamentale sfruttarne il senso della posizione in area prendendo in controtempo le difese avversarie con strappi da ala pura del brasiliano. Per altro 110 dei 450 gol, circa, in carriera Ronaldo li ha fatti di testa!

Per tutte queste ragioni:

  • sfruttamento delle caratteristiche di Emre Can,
  • sfruttamento delle caratteristiche di Ronaldo,
  • sfruttamento delle caratteristiche di Douglas Costa
  • ultimo - non ultimo Dybala, che è una seconda punta che parte dalla trequarti non un centrocampista offensivo alla Isco (lo ribadisco, l'argentino tocca 35 palloni sbagliando il 15% dei loro smistamento, l'altro 60 sbagliando il 9% dei loro smistamenti),

l'unico modulo è il 4-4-2, usando due mediani centrali e due centrocampisti esterni (Cuadrado e Douglas Costa), mettendo Dybala tra le linee, dietro Ronaldo a cui lasciare l'area di rigore. Con una subordinata, che se Cuadrado e Douglas Costa non riescono ad assicurare densità in fase di non possesso, al posto di uno dei due, che dovrebbero alternarsi, giocherebbe Khedira o Matuidi, un po' mediani, un po' esterni a seconda della fase di gioco.


2°) Un altro punto nodale che ha condizionato alla distanza le possibilità della squadra è la qualità di gioco che ha saputo offrire. Mi spiace segnalare che il bel gioco si vedrebbe con la lanternina in uno schema tattico dove al posto di Pjanic si schieri Pogba o Milinkovic Savic, insomma una mediana di lotta e incursioni anziché una di governo del gioco. Infatti la Francia non ha certo vinto la medaglia del bel gioco al Mondiale, anche se lo ha vinto. Per fare un gioco piacevole, da che mondo è mondo, devi avere giocatori che facciano girare bene il pallone, limitino al minimo l'errore di smistamento, il che non significa fare tiki taka alla spagnola: significa far fluire il pallone con la massima precisione e celerità nella fase di transizione da difensiva ad offensiva. In questo senso non è che stiamo idolatrando Pjanic, ma è fondamentale avere un giocatore - o più di uno - con le sue caratteristiche. Modric, Kroos e Isco hanno tutti e tre margini di errore, nello smistamento dell'alto numero di palloni che giocano, inferiore al 10%, 4 massimo 6 palloni dei 60 medi che toccano. E giocando con un livello di difficoltà non necessariamente basso, fanno 5-6 lanci lunghi a partita. Pjanic ha tutte queste caratteristiche: 10% di errore nello smistamento palla, 5-6 lanci lunghi precisi a partita. Il Real non corre, fa correre il pallone, in orizzontale ma anche nelle verticalizzazioni. Non ha incursori, se non sugli esterni, in Marcelo e Carvajal. Tutti e tre i suoi centrocampisti più importanti son costruttori di gioco, protetti da un mediano difensivo, Casemiro. Ha gente che fa filtrare il pallone negli spazi con il massimo di precisione e letalità. Per far giocar bene la squadra Allegri ha cioè bisogno di giocatori che abbiano quelle caratteristiche. L'anno scorso ha dovuto usare Matuidi per un deficit della fase di non possesso con la mediana a due, che al fianco di Pjanic impiegava Khedira, i due migliori centrocampisti a disposizione, ma poco complementari, togliendo uno tra Cuadrado-Dybala e Douglas Costa (o Mandzukic) dietro Higuain. Quest'anno però c'è un uomo, Emre Can, che ha un modo di stare in campo diverso, fa pesare di più il suo fisico in mezzo al campo, è uno che ama il contrasto, il pressing, come Matuidi, e differentemente da Khedira che gioca piuttosto sul posizionamento. E quel contrasto lo associa, contrariamente a Matuidi, ad un maggior ordine tattico, abituato come è stato da Kloop a lavorare in costante protezione della propria difesa. Un uomo che fa sentire il fisico portando la lotta a centrocampo, cosa che con Khedira è impossibile, può render non necessario l'innesto di Matuidi, esaltando le caratteristiche di Pjanic opposte alle sue, di governo del gioco. I due si compensano nei rispettivi difetti, esaltando i rispettivi pregi. Senza scoprire la difesa, che per altro riconquista la capacità di posizionamento di Bonucci, uno dei migliori al mondo negli intercetti. E la sua capacità di semplificare la fase di costruzione, ribaltando con la massima precisione l'azione con il lancio sullo sulla corsa, negli spazi, di Douglas Costa e Cuadrado. Lasciando a Pjanic, schierato 15-20 metri più avanti, di occuparsi di accorciare la squadra sui suoi trequartisti, Dybala in particolare, con la sua particolare attitudine al gioco associativo ed alla capacità di mandare filtranti corti tra le linee della trequarti avversaria.