Una corsa pazza, uno schianto, e di Manuel non rimane più nulla.
Il gioco perverso di una chat o di un social permettono a dei giovani ineducati, ed ineducabili, di uccidere una vita e di metterne in pericolo altre. 

I "Borderline", così si definiscono i giovani avventurieri, giocano la loro esistenza in un mondo virtuale, dove non c'è spazio per riflessioni  o sentimenti, solo parossismi, limiti da superare, incredibili situazioni che trovano corrispondenza in altri giovani che pensano a riempire di like e di soldi le loro bravate. 
E pensare che avevano avuto l'idea di passare la loro "esistenza" in un bolide da 300 kilometri orari, restando nell'abitacolo per 50 ore. E tutto questo tempo senza mai uscire, mangiando, bevendo, scorreggiando e pisciando, tutto li dentro.
Che impresa straordinaria, e poi, come non prendersi anche un bel pò di coraggio, e così si "spara" l'auto in una scorribanda nel traffico, a tutta velocità, deridendo chi ha una semplice "utilitaria", come la Smart, che viene speronata, derisa e poi fotografata (in quel caso sono usciti dall'auto). Poi ridendo dicono a tutti: "Tranquilli, ora prendiamo un mucchio di soldi e sistemiamo tutto!" Solo che nella rocambolesca vicenda c'è anche un bambino di cinque anni, che muore dopo essere appena uscito dall'asilo.
Non è un bambolotto riparabile, è una vita umana, un fanciullo che non potrà più chiamare la sua mamma.
E poco dopo arriva il papà, urlando di dolore, che a malapena sa come stanno la moglie e la figlia, miracolosamente salve, ma ferite. 
I giovani vigorosi, sembra non si accorgano di quello che hanno combinato, perché hanno i soldi, ed uno di costoro ha un padre con un buon impiego al Quirinale (chissà Mattarella cosa ne pensa) e, soprattutto la loro effervescenza di Youtuber immarcescibili. 
Hanno ormai sposato la loro dimensione irreale, dove non c'è tempo per valori e culture diverse da quelle che distribuisce un computer, che probabilmente ha curato la loro formazione e l'educazione civica.
Qui però, l'intelligenza artificiale non c'entra, perchè un'intelligenza artificiale raramente arriverebbe ad una tale deficienza intellettuale, dove la presenza di Dio non è sentita, e nemmeno mai frequentata, se non alla loro festa della prima comunione o della cresima, con feste grandiose e buona pace dei santi, gabbati e rivoltati come guanti. Ma poi, si scappa da Dio e dai valori cristiani, e si corre nel mondo, senza freni, senza pietà per chi è "povero", e la ricchezza spirituale è solo un optional mai da acquistare. 

Il padre di uno di questi ragazzi, come detto, è un impiegato del Quirinale, ed in passato si è visto giocare con il figlio, guidando una Ferrari, senza cintura naturalmente, ed osannando l'intraprendenza del figlio. Il video è ormai diventato virale.
La vita scorre nel mondo virtuale degli stupefacenti, del denaro facile, dei limiti da superare, e non pensare che nel mondo esistono anche le altre esistenze, quelle di individui che vivono diversamente, in regola con le leggi, senza drogarsi e rispettando le altre persone. 
Il dolore che hanno procurato ad una madre che non potrà più abbracciare il figlioletto, se non nell'ultimo saluto prima di seppellirlo, non li sfiora nemmeno.
Avranno delle madri, alle quali spiegheranno cosa hanno fatto, e perché? Non si sa! 

Nel frattempo c'è chi ha postato un video e li ha giustificati, dicendo che quello che è accaduto può accadere a chiunque!
Innanzitutto viene da dire che a volte un bel silenzio non si può mai scrivere. Ma chiunque cosa vuol dire? Che chiunque si esalta e si "gasa" e poi prende in affitto una macchina potente e si lancia a tutta velocità nel traffico?
Ci sono una tale serie di individui così sciocchi e perversi che tutti i giorni compiono tali stupidaggini?
E' una visione preoccupante della nostra società!
Sicuramente è la visione della totale mancanza di responsabilità che pervade i nostri giovani, per i quali si può sbagliare senza pagare dazio. E' semplcemente ammesso che se si fanno danni non ci sono cocci, anzi se li aggiustano gli altri. Ed è una delle forme più deboli che si sviluppano nei percorsi educativi dei nostri ragazzi. Si giustifica tutto, e si sistema tutto, ma non con la loro responsabilità, ma usando la responsabilità di altri, e tra questi nemmeno i genitori, sempre pronti a trasferire le colpe su insegnanti o terzi danneggiati in qualche modo. 

Su tutto questo la riflessione deve portarci a come la nostra politica stia imbarbarendo la nostra società, e di come la prevaricazione e la ricerca del potere e non del bene comune siano di  primaria importanza. Abbamo politici che vivono di social, in campagna elettorale permanente, dove li si vede mentre fanno la barba, giocano con il cane, pregano senza sapere nemmeno le preghiere, e spesso insultano altri soggetti politici. Se la politica si ciba di Youtube, cosa dire dei nostri giovani? Quali valori la politica sa trasmettere alle nuove generazioni.
Ma soprattutto che genitori sono coloro che pensano che un figlio abbia sempre ragione a prescindere da ogni situazione? 

Il pensiero tristissimo va alla famiglia di Manuel, distrutta nel dolore terribile provocato da quella situazione assurda.  
Una famiglia fino a pochi giorni fa felice, si trova improvvisamente nel buio più cupo della loro esistenza, perdendo la loro ragione di vita, un bellissimo bambino che di notte lascerà il suo lettino vuoto, e non servirà nulla alzarsi e cercare il suo respiro, perché non lo sentiranno più, ma sentiranno un vuoto lancinante, uno strazio lacerante. 

E poi naturalmente, tutto scorre, e probabilmente arriveranno avvocati di grande esperienza e sicuramente rovesceranno le responsablità, e sembra già che l'avvocato dei baldi giovani abbia già insinuato che la colpa sia della signora alla guida dell'utilitaria, che non avrebbe rispettato la precedenza che spettava, sempre secondo il legale, al Suv Lamborghini.
Passa in secondo piano la velocità eccessiva, e la non negatività a sostanze psicotrope, ma con un cavillo ben architettato non si definisce la sostanza che hanno trovato nel corpo di chi guidava il bolide.
Sono anche spariti dei video e foto, probabilmente compromettenti per la difesa. Vedrete che alla fine la giustizia trionferà, verrà punita la signora che ha perso il figlioletto, e magari dovrà anche pagare i danni ai giovani baldanti che avevano il diritto di precedenza, indipendentemente dalla velocità e dalle circostanze poco chiare sul loro comportamento.  
Forse taluni interessi superiori sono già al lavoro, come  amicizie, organi di polizia, giudici, e magari anche qualche politico. Se così fosse, si facciano conoscere, così almeno avremo la conta di chi in questo paese non lavora per i cittadini, ma per la convenienza dei soliti raccomandati! Vigiliamo su questa vicenda, perché tra pochi giorni, sarà dimenticata, e nel silenzio si potrà "operare"alla salvaguardia di questi "sfortunati" giovani, che sono incappati in un malauguarto incidente che può capitare a "chiunque". 

Per la giovane madre vorrei dedicare la storia dei colossi di Mennon, due sculture dell'antico egizio. Una donna aveva perso il suo bambino precocemente, e disperata si rivolse al dio dei morti, perché gli ridesse indietro il figlio. Il Dio dei morti non poteva esaudirla, ma le promise che tutte le mattine, all'alba, nei pressi delle statue che rappresentano il faraone Amenothep |||, avrebbe sentito il pianto del suo bambino. Ed in effetti, ancora oggi, grazie ad un effetto sulle rocce surriscaldate del vento, si può sentire come un lamento. 

Non so come la povera madre potrà sentire la voce del suo piccolo Manuel, sicuramente non la scorderà mai più, se la porterà sempre nel ventre vuoto e nel cuore gonfio di dolore.
Speriamo solo che non venga dimenticato questo dolore e che dopo tanto scandalizzarsi e deplorazioni di ogni tipo, non si arrivi alla fregatura ed alla beffa di un trattamento diverso da parte della legge e della comunità politica e sociale.
Si dovrà controllare, perché non si compia l'ennesima ingiustizia e la prepotenza ed il potere dei soldi non prevalgano sulla vita di un bambino innocente!