Il valore complessivo delle rose della Premier League è 4 miliardi in più rispetto a quello della SerieA. Lì c'è un sistema diverso, una logica diversa, che vuole rendere il campionato più competitivo verso l'alto. Più è competitivo, più è spettacolare. E la distribuzione dei diritti televisivi e delle risorse è tale che può consentire anche a delle società minori di spendere e parecchio. Ovviamente la differenza la fanno anche e soprattutto le proprietà.  La prima di Premier ha evidenziato la supremazia totale del Liverpool contro il Norwich. Ben 900 milioni di euro in campo di differenza. Eppure basta pensare che il Norwich se come valore della rosa è al penultimo posto in Premier, nella Serie A sarebbe al quindicesimo posto, sarebbe salva. Varrebbe più del del Parma del Lecce, del Brescia, Spal e Verona.

Ciò a significare che le squadre minori della Premier sarebbero di gran lunga più competitive di gran parte delle squadre della SerieA.

Questa differenza è emersa con tutta la forza nella scorsa stagione con il dominio assoluto del calcio inglese. Tanto che quest'anno squadre come il Liverpool, seguendo quasi l'orma del Tottenham dello scorso anno, si è potuta permettere di spendere un niente, perchè aveva la rosa già forte ed ha investito sul futuro prendendo qualche giovane di gran talento.

Tutto ciò dovrebbe far riflettere il nostro calcio.
Se non avviene una diversa distribuzione delle risorse, saremmo sempre anni luci distanti dalla Premier.