Dopo l'ennesima vittoria del Napoli e una brusca frenata del Milan, questo campionato potrebbe essere già concluso.
Come molti appassionati dicono, il Napoli avrà sicuramente un calo nella seconda parte di stagione, ma le altre saranno in grado di recuperare 8/10 punti? Per il livello della Serie A attuale, è improbabile che accada ciò. Non c'è la Juventus del 2015/16, che dopo un girone di andata orrendo, fu in grado di recuperare 12 punti sulla prima in classifica. Oggi una vige un organico forte come quello.

L'unica che ad ora potrebbe mettere in atto una rimonta potrebbe essere il Milan, attualmente stanca e la pausa mondiale potrebbe andargli a favore. I rossoneri è da diverso tempo che zoppicano. Sono il primo ad aver fatto i complimenti a Pioli per la vittoria del tricolore la scorsa stagione, ma il lavoro da lui svolto lo vedo troppo basarsi sui singoli giocatori. Detto in parole povere, il Milan ha un'identità ma non eccessiva. Ad avercela invece è proprio il Napoli, che pur non avendo la rosa più forte del campionato, gioca un calcio veloce e di dominio. Chiaro che non si possa pretendere che giochi sempre in questo modo, ovvio che qualche partita la si vince in maniera sporca; ad esempio come contro l'Empoli. Con ciò, ribadisco che sicuramente avrà qualche acciacco; ma i partenopei hanno il destino tutto nelle loro mani e dovranno difende questo lungo distacco e ovviamente provare ad allungarlo.

Capitolo Inter: il suo limite? Simone Inzaghi. Sia la scorsa stagione che quella in corso, con Conte in panchina questa squadra dominerebbe. Si copre il fallimento del tecnico ex Lazio per il successo ottenuto in Supercoppa e Coppa nazionale la scorsa stagione, ma il non aver ottenuto il successo in campionato con una squadra perfettamente costruita (per la Serie A) è un fallimento, con tutti i meriti del Milan che partiva da sfavorito. Inzaghi non è un allenatore top, non è da considerare tali Pioli o l'Allegri dei primi 5 anni alla Juve, figuriamoci che lo sia l'attuale tecnico nerazzurro.

Prospettiva futura Juventus: il filotto di vittorie si allungherà? Può darsi, ma è difficile pensare nella rimonta. Come detto prima, i bianconeri non sono quelli di qualche anno fa. Sicuramente possono lottare per il secondo/terzo posto già da metà campionato, a differenza degli scorsi anni, dove si sono aggiudicati due quarti posti consecutivi in maniera striminzita. Ovvio se dovessero fare un numero elevato di successi consecutivi e il Napoli è ancora distante, c'è solo da fare i complimenti ai partenopei. È pur vero che se la Juventus avesse messo questa rabbia sin dall'inizio, magari ora sarebbe lì a giocarsela. Con i se e con i ma non si vince, e questo lo sa bene con Allegri. Il toscano avrà fallito se non dovesse portare lo scudetto a Torino, con tutti i meriti che avrà Spalletti se dovesse portare i campani sul tetto d'Italia. Questo perché i bianconeri sulla carta hanno una rosa più forte, una rosa scelta dal tecnico livornese che ha quindi tutte le responsabilità. Tralasciando che Allegri ha già fallito perché avrebbe dovuto passare il girone di Champions, ma dettagli. Comunque, vedo meglio il Milan per un eventuale corsa al primo posto, ma per le possibilità di riuscita siamo più o meno sullo stesso piano.

Ad oggi comunque ritengo il club torinese e i rossoneri gli unici in grado da poter ancora dire la loro in questo campionato, ma la squadra di Spalletti pedala e difficilmente perderà tutto il vantaggio ottenuto. Vantaggio che stramerita, perché l'allenatore degli azzurri è l'unico in Italia che sta adottando un calcio che si avvicina di più a quello europeo. Il che mi ha stupito perché se fino alla sua esperienza con l'Inter lo ritenevo un costruttore e nulla di più, oggi si può ritenere il miglior tecnico italiano. Questo è frutto di chi non ha fissazione su un solo metodo di gioco e ha voglia di evolversi con il passare degli anni. Dovrebbero prendere esempio molti allenatori italiani. Soprattutto Massimiliano Allegri, vincitore di uno scudetto con il Milan e 5 con la Juventus; ma che non ha voluto modernizzarsi nei 2 anni in cui è stato senza club. Risultato? Lo scempio creato in queste 2 stagioni a Torino.