Questione di feeling” cantavano il duo Mina – Cocciante nel loro brano del 1985 ed è proprio quello che sembra essere terminato tra il numero dieci dell’Atalanta Alejandro “Papu” Gomez e l’allenatore della formazione orobica Gian Piero Gasperini. Una battaglia senza esclusione di colpi tra i due uomini più rappresentativi dell’Atalanta che li ha visti coinvolti in un grave episodio avvenuto alla fine del primo tempo della partita tra Atalanta e Midtjyelland, valida per il passaggio alla fase eliminatoria della Champions League. Un diverbio di non poco conto che ha contribuito a incrinare, notevolmente, i rapporti tra i due in un momento quasi decisivo per la stagione della dea. Il litigio ha portato inevitabilmente, in base alle notizie che circolano da qualche giorno a questa parte, Alejandro Gomez ad essere al centro delle voci di mercato che, con il passare del tempo, diventano sempre più concrete e che vedono coinvolti diversi top club del nostro campionato oltre alle inevitabili piste straniere. Un fulmine a ciel sereno che a detta di molti starebbe pian piano sgretolando il grande castello che l'Atalanta è riuscita a costruirsi, con merito, nel corso degli ultimi 4 anni e che l’ha vista per il secondo anno consecutivo approdare agli ottavi di Champions League sfidando i campioni spagnoli del Real Madrid. Una brutta pagina di sport che avrà generato, inevitabilmente, delle ripercussioni all’interno dell'ambiente bergamasco e che ha contribuito, ulteriormente, ad aprire delle crepe presenti anche prima dello scontro Gasperini – Gomez con il resto della squadra, ma ne parleremo in seguito più dettagliatamente. Un fuoco che la società insieme al tecnico Gasperini han già provato a spegnere nei giorni passati, mettendo il bene della squadra al primo posto soprattutto con l'avvicinarsi della delicata sfida contro gli olandesi dell'Ajax che avrebbe garantito all’Atalanta l’accesso al prossimo turno. Un intervento quello della società nel tentativo di stemperare gli animi che sono rimasti piuttosto accesi anche per via delle conseguenti esclusioni del “Papu” (non soltanto lui) nelle successive partite di campionato. E' chiaro che tra i due sia avvenuto qualcosa che va ben aldilà di una semplice “incomprensione” di campo ed è lo stesso fantasista argentino che lancia delle dichiarazioni, al veleno, attraverso i social rivolgendosi direttamente ai suoi tifosi e annunciando che “dirà tutta la verità" quando lascerà l'Atalanta. Una decisione che sembra essere, oramai, definitiva e che mette il “PAPU” inevitabilmente sul mercato con un’alta probabilità di lasciare Bergamo già durante la finestra di mercato invernale. A questo punto una domanda sorge spontanea, cosa è successo realmente tra il tecnico bergamasco e il fantasista argentino? Uno scontro che ha messo la società di fronte ad un bivio: lasciare andare via il proprio capitano nonché giocatore più rappresentativo della squadra o difendere il deus ex machina che ha reso l'Atalanta una delle migliori sedici squadre d'Europa, Gian Piero Gasperini? La società sembra aver già fatto la sua scelta ma nel calcio tutto può succedere e la questione rimane certamente ancora aperta.

QUESTIONE DI FEELING... TATTICO

Il malumore tra il tecnico orobico e il giocatore argentino nasce, in base alle voci che circolano, da presunte nuove direttive tattiche che Gasperini avrebbe impartito al suo fantasista e che sono state mal concepite dallo stesso giocatore argentino. Gomez con le sue grandi prestazioni ha attirato su di se, da diverso tempo, anche i riflettori della selezione Albiceleste rispondendo alle convocazioni della sua nazionale con la possibilità di giocarsi un ruolo importante nella conquista della prossima Coppa America. Un onore e un piacere che un giocatore a trentadue anni non può certo rifiutare ma che tuttavia, causa le trasferte pesanti provocate dai lunghi viaggi, provocano un enorme dispendio di energie al giocatore a differenza degli altri anni in cui il Papu era solito usare le pause nazionali per ricaricare le energie nel centro sportivo di Zingonia e quindi farsi trovare sempre pronto e in perfetta forma con la maglia della Dea. Il "Gasp" per preservare il suo capitano, visto le dure trasferte in giro per il Mondo con la nazionale argentina e in vista dei numerosi impegni causa covid che vedono l'Atalanta su più fronti, ha deciso di non impiegarlo nel suo vecchio ruolo di "tuttocampista" ma di avanzarlo schierandolo più vicino alle punte in maniera tale da fare meno fatica e contribuire maggiormente in zona realizzativa. Una decisione, come dicevamo, che è stata mal digerita dal giocatore argentino che è da sempre stato abituato a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a creare un’elevatissima mole di gioco sia per i suoi compagni di reparto che per la sua squadra in generale contribuendo notevolmente ai grandi risultati ottenuti negli ultimi anni. Non è affatto un caso che dopo un grandissimo inizio in campionato le prestazioni del “Papu” si siano “normalizzate”, riducendo notevolmente la sua grande vena realizzativa che lo avevano accompagnato nell’inizio scoppiettante di questo torneo. Con il passare del tempo le sue prestazioni hanno influito negativamente sui risultati della squadra bergamasca che li vede a pochi punti da una zona “Champions” che sembra davvero difficile da raggiungere per il terzo anno di fila. Una lite che è nata perlopiù per una “questione di feeling” che pare essere terminato tra l’uomo che ha avuto il merito di portare la dea a raggiungere risultati che nessuno avrebbe mai fin qui potuto immaginare, Gian Piero Gasperini e Gomez che ha contribuito a rendere questa squadra una delle più forti del campionato (e una delle migliori in Europa) grazie al suo talento e al suo cuore che anche quest’anno lo hanno portato a rimanere a Bergamo nonostante le “ricchissime” sirene arabe estive.

 

UN MALCONTENTO GENERALE

Un terremoto che ha inevitabilmente creato una spaccatura all'interno dello spogliatoio tra chi ha sostenuto l'allenatore e chi invece ha deciso di schierarsi con il suo capitano Alejandro Gomez. Un giocatore, in particolare, ha preso una netta posizione difensiva verso il numero dieci atalantino, Josip Ilicic pagandone inevitabilmente le conseguenze, non a caso anche lo sloveno è stato escluso dall’undici titolare di partenza durante le ultime gare di campionato. Ma tuttavia non sono i soli giocatori che hanno manifestato dei malumori con il proprio allenatore, in realtà anche prima dell'inizio della stagione altri componenti della rosa avevano mostrato delle evidenti frizioni con Gasperini tanto da chiedere una cessione immediata. Uno di questi fu certamente l'ex terzino dell'Atalanta Timothy Castagne, adesso in forza al Leicester City, che dopo la cessione non le ha mandate di certo a dire al suo ex allenatore con queste dichiarazioni:

“Gasperini è molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo quel tipo di rapporto. Dipende dal giocatore, c’è chi ce la fa anche senza, ma io sono uno di quelli che ha bisogno del dialogo. Dopo la partita mi chiedevo: 'Come sono andato? Cosa ho fatto bene? ‘. Mi avrebbe aiutato per la fiducia, ma all’Atalanta questo aspetto non l’ho trovato

Anche un altro giocatore importante che fa ancora parte della rosa dei titolarissimi all'inizio della stagione chiese la cessione dichiarando "ufficialmente" dal ritiro della nazionale olandese che il suo ciclo a Bergamo era finito e che sarebbe andato in un altro club, Hans Hateboer. Dichiarazioni che avevano fatto infuriare Gasperini definendole quelle dell'olandese "parole molto brutte che potevano influire sull'armonia che si era creata all'interno dello spogliatoio". Cessione che poi venne scongiurata dall'intervento della società che già si era privata del terzino belga e non poteva rischiare di rimanere scoperta in un ruolo con sostituti non all'altezza dell'olandese. Tutto ciò per dire che in realtà un’aria pesante intorno a Gasperini si respirava da tempo ed è stata brava la società a non far trapelare nulla dall'esterno ma purtroppo la rottura con Gomez non ha fatto altro che alimentare questo malcontento che sembra essere generale all'interno dello spogliatoio atalantino.

 

ATALANTA - MIDTJYELLAND

Dopo questa piccola ricostruzione arriviamo finalmente al fatidico episodio che ha portato all'inevitabile rottura tra Gasperini e Gomez. Durante la partita contro i danesi Gasperini impartisce delle direttive tattiche ben specifiche a Gomez che tuttavia il centrocampista argentino si è più volte rifiutato di eseguire facendo letteralmente imbestialire il suo allenatore. Ed è proprio alla fine del primo tempo che all'interno degli spogliatoi avviene lo scontro fisico tra i due, almeno da quanto risulta essere trapelato da fonti vicine all’ambiente bergamasco, dove sembra che sia stato Gasperini ad essere “colpito” per primo dal giocatore. Un episodio che aveva portato a fine gara anche alle dimissioni del tecnico e che avevano gettato nello sconforto il resto della squadra che ha assistito alla lite . Dimissioni che sono state prontamente rifiutate dal Presidente Percassi in persona e da tutto lo staff dirigenziale che ha deciso di schierarsi con il proprio tecnico per non destabilizzare l'ambiente e soprattutto nella speranza che la frattura fra i due potesse essere ricomposta. Ma le successive esclusioni del “Papu” dall'undici titolare hanno continuato ad alimentare le voci di una rottura totale, che se in un primo momento potevano sembrare non del tutto veritiere, con il passare delle settimane sono divenute realtà anche perché sia Gasperini che la dirigenza bergamasca non hanno negato il litigio furioso tra i due.

 

IL PAPU RESTERÀ OPPURE ANDRÀ VIA GIÀ A GENNAIO?

A questo punto Gomez lascerà veramente l'Atalanta oppure, come dichiarato dalla società, farà pace con Gasperini e resterà? Difficile dirlo e sinceramente sembra davvero improbabile dopo un episodio così grave oltre al fatto che ieri sera, dopo l’ennesima esclusione dai titolari, il fantasista argentino ha anche cantato l'inno della Juventus dalla panchina mettendosi in cattiva luce non solo con la squadra e l'allenatore ma anche con i suoi tifosi che in genere tollerano poco certi atteggiamenti. In questo momento è stata instaurata una sorta di tregua tra il tecnico e il suo fantasista poiché è stato messo il bene dell'Atalanta al primo posto, probabilmente il Papu verrá ancora impiegato o a gara in corso o da titolare almeno fino a Gennaio. Una storia che sembra ormai compromessa e che porterà ad una sua cessione inevitabile, con squadre come l'Inter e il Milan alla finestra pronte già a contenderselo in un derby di mercato che si preannuncia scoppiettante durante la sessione di mercato invernale.

 

In conclusione non sapremo mai se è andata davvero così tra i due o se è stato davvero Gomez ad iniziare ad azzuffarsi con Gasperini o viceversa (anche se il giocatore promette di dire la sua verità dopo aver lasciato la squadra), ciò che sappiamo per certo è che uno dei più grandi protagonisti dell'”Atalanta dei miracoli” potrebbe lasciare la dea e che con lui se ne andrebbe un pezzo di grande storia che la squadra bergamasca è stata in grado di costruirsi nel corso degli ultimi anni. Ne varrebbe davvero la pena?