Dopo la sconfitta contro l’Inghilterra, che ha dato il via alle prime polemiche sulla gestione Mancini (che forse ha patito meno l’eliminazione contro la Macedonia nella strada verso i Mondiali), l’Italia riparte grazie al due a zero su Malta che permette agli Azzurri di incamerare i primi tre punti nel girone di qualificazione ad Euro 2024.

Non una bellissima partita da parte degli uomini di Mancini che di positivo portano via da Malta il risultato (tre punti sono sempre tre punti) ed il secondo gol in due partite del tanto chiacchierato Retegui che a conti fatti ha superato brillantemente il test da centravanti della Nazionale. La latitanza di gioco e la poca voglia mostrata nella ripresa sono invece la parte negativa del match e rappresentano per Mancini i punti sui quali lavorare in futuro.
Pur considerando che il tempo per allenarsi è poco e che la Nazionale da sempre fatica nel fare un gioco chiaro e riconoscibile bisogna anche considerare il fatto che proprio Mancini, grazie alla sua gestione, era stato capace di portare anche in Nazionale un’idea di gioco e soprattutto di manovra corale che fino all’Europeo era stata il tratto distintivo della rinascita azzurra dalle ceneri della gestione Ventura. Proprio il recente passato creato dal tecnico jesino diventa metro di paragone con quanto visto nelle prime due partite di qualificazione dove la Nazionale è sembrata più vicina a quella post Europeo che a quella che tanto bene aveva fatto prima e durante la rassegna continentale.

Dopo la batosta contro l’Inghilterra (non tanto nel punteggio ma nel come gli Azzurri hanno affrontato la prima frazione di gioco) contro Malta l’Italia era obbligata a vincere e per farlo Mancini ha deciso di rivoluzionare l’undici iniziale confermando i soli Donnarumma, Di Lorenzo e Retegui. Davanti al portiere del Psg spazio alla coppia Scalvini-Romagnoli (con il laziale che torna a vestire l’Azzurro dopo tre anni e mezzo) mentre sulla corsia mancina torna Emerson.
Tutto nuovo, invece, il centrocampo con Cristante in cabina di regia e la coppia Pessina-Tonali ai suoi lati. In avanti con Retegui ci sono Politano e Gnonto reduci dal buon ingresso contro l’Inghilterra che ha senza dubbio contribuito alla crescita della Nazionale nella ripresa contro l’Inghilterra.

Da una Nazionale delusa e ferita era lecito aspettarsi un inizio a mille all'ora, invece i primi dieci minuti di partita sembrano essere il continuo del primo tempo offerto a Napoli. La Nazionale, infatti, fatica a costruire gioco e per poco rischia di passare addirittura in svantaggio quando Satariano scappa via a Scalvini e solo la provvidenziale parata di Donnarumma salva la Nazionale da un inizio shock. Al quarto d’ora arriva però l’episodio che cambia la partita: botta da fuori di Romagnoli deviata in angolo dal quale Retegui (ben servito da Tonali) segna di testa il gol del vantaggio.
Il gol sveglia l’Italia che inizia a creare qualche pensiero in più alla difesa avversaria anche grazie ad un pressing più preciso e soprattutto aggressivo. L’altalena di emozioni riparte al 22’ quando, purtroppo, Gnonto è costretto a lasciare il campo dopo una botta alla caviglia. Al suo posto entra Grifo e pochi minuti dopo il suo ingresso l’Italia raddoppia: palla da una parte all’altra dell’area di rigore con Emerson che stoppa e crossa basso verso la porta avversaria trovando prima una deviazione di Tonali e poi quella decisiva di Pessina che segna così il gol del due a zero. Di lì in avanti diventa pura gestione per gli Azzurri con gli unici sussulti creati da Grifo (bravo il portiere avversario a respingere un tiro ravvicinato dell’attaccante del Friburgo). La prima frazione termina così due a zero con gli Azzurri che tornano negli spogliatoi rinfrancati rispetto a quanto visto pochi giorni prima.

Nella ripresa sarebbe lecito aspettarsi una Nazionale arrembante e più sicura visto il risultato sbloccato e la netta superiorità di qualità rispetto agli avversari invece la Nazionale appare quasi involuta rispetto alla prima frazione quasi come se la squadra si accontentasse di quanto fatto nella prima parte di partita. Nasce così una ripresa abbastanza bruttina con la Nazionale che crea solo due occasioni con Scamacca (bravo Bonello che di istinto para la girata su azione di corner dalla punta azzurra) entrato nella ripresa al posto di Retegui. Senza sussulti e occasioni degne (al di là di quelle citate di Scamacca) la partita termina due a zero con la Nazionale che muove la classifica e che, per il momento, evita la crescita delle tante polemiche post Inghilterra.

La prova opaca e, soprattutto, la ripresa senza anima non hanno fatto certe piacere a Mancini, uscito scuro in volto al termine della partita e che ha ammesso davanti alle telecamere la sua rabbia e delusione per una prova poco convincente. Provando a vedere il bicchiere mezzo pieno Mancini può provare a sorridere sia per la vincente scelta di Retegui (al di là delle polemiche sugli italiani a disposizione, i numeri dell’argentino sono incontrovertibili) che per la buona prova del centrocampo con Cristante sempre più centrale nel progetto (è uno dei pochi sempre convocato da Mancini),Tonali decisivo nei duo gol (anche se da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più considerando sia le sua qualità che quanto fatto vedere con il Milan) e Pessina che dopo un periodo complicato sembra essere tornato quello ammirato ad Euro2020. Positive poi anche le prestazioni di Emerson (considerando che l’italo-brasiliano era uscito dal gruppo) e di Politano che vista anche la crescita con il Napoli potrebbe insidiare Berardi per un posto in Nazionale.
Positivi, naturalmente, i primi tre punti in classifica, che consentono alla Nazionale di raggiungere la Macedonia e di staccare l’Ucraina sconfitta in Inghilterra e sulla carta unica Nazionale che potrebbe contendere agli Azzurri il pass per la Germania.