Questa sera la Nazionale giocherà la prima di due amichevoli che non hanno nessun interesse e nessun rilievo, se non quello di "allenare" le nazionali che affronteremo per il prossimo Mondiale di Russia, dal quale saremo ahimé assenti dopo parecchi anni dall'ultimo flop.

A guidare la nostra squadra in queste partite ci sarà il ct dell'Under 21 Di Biagio, e mai come in questo momento in cui si parla di rinnovamento e di nuovo ciclo per la squadra italica fanno già discutere le sue prime convocazioni. 
In italia troppo spesso ci si attacca alla riconoscenza per le vittorie a cui ci hanno portato campioni come Buffon, Totti, Del piero, Gattuso e gli altri eroi del Mondiale di Germania e troppo spesso si è persa occasione per rinnovare la Nazionale, dove si parla sempre di nuovo ciclo ma alla fine sono sempre gli stessi a giocare e a determinare le fortune o sfortune dell'italia nelle varie competizioni.

La domanda sorge allo spontanea:  
SI VUOLE DAVVERO FAR PARTIRE UN NUOVO CICLO O NO?  
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Si dice che nella Nazionale italiana giocano sempre gli stessi perché non ci sono talenti in grado di dare ricambio alle vecchie generazioni... Certo, però se nelle nostre squadre di club i giocatori giovani si fa fatica non solo a dargli fiducia facendoli giocare, ma siamo anche timorosi nel farli esordire perché appena sbagliano la giocata o dopo una partita giocata male sono subito oggetto di aspre critiche e vengono subito bollati come troppo giovani o come fuochi di paglia, di questo passo per forza che non avremo mai un ricambio generazionale. 
Bisogna avere il coraggio e la forza di far esordire e far giocare con più continuità i calciatori giovani che dimostrano di avere talento,  altrimenti la nuova generazione non potrà mai crescere e non potremo avere quel ricambio generazionale tanto auspicato come nuovo corso.
In Italia e soprattutto nel mondo del calcio vige la cultura del tutto e subito, bisogna vincere sempre tutto e farlo subito, così facendo però non si crea l'ambiente ideale per far crescere e per permettere ai giovani ai giovani di sbagliare fare le loro esperienze e così maturare.

Se rinnovamento deve essere lo sarà, ma deve essere un percorso graduale di inserimento e ricambio generazionale e ci si deve abituare al fatto che ci vorrà del tempo,  magari con la Nazionale che vincerà poco o niente per i prossimi anni, ma gradualmente arriverà  ad essere di nuovo forte e potente come la fu la Nazionale del 2006 che arrivò a vincere un Mondiale, ma dopo parecchi anni di assestamento.