C'è da fare una distinzione netta e precisa tra i tifosi, gli uomini di sport e gli addetti ai lavori.

i primi giustamente tifano e quando perdono gridano al complotto, allo scandalo, alla vergogna, a calciopoli 2.0 , insomma a tutto cio che ci si possa appigliare per difendere l'indifendibile. Sono la maggioranza, con poca cultura e spesso esternano e dicono solo quello che gli dice la pancia.Il problema reale è che o dicono non all'amico ma lo esternano sui social media e in ogni posto dove possa avere risalto e rimbalzare in ogni dove A tal proposito, voglio citare Umberto Eco ...«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».  

Poi ci sono gli uomini di sport quelli che del calcio ne fanno una professione, che lo vivono tutto il giorno tutti i giorni che conoscono le regole e i regolamenti a memoria, che si conoscono tra di loro, che fanno gli allenatori, gli arbitri, i calciatori  o i direttori sportivi, che vivono il campo e gli stadi tutti i giorni, che soffrono quando c'è la sosta perché non possono portare avanti il loro lavoro i quali hanno un decoro e cercano di misurare le parole, escluso in rarissime occasioni, vedi Buffon e la famosa pattumiera al posto del cuore!! ed esternano il loro stato d'animo. Lo fanno cosi' raramente che riescono a farsi prendere in giro anche con cori da stadio creati ad hoc

Poi c'è una categoria, la più pericolosa quella degli addetti ai lavori-tifosi.questa categoria è pericolosissima perchè riesce a condizionare il pensiero dei primi, penso ad Auriemma e alle assurdità che dice quotidianamente, penso al duo Bergomi-Caressa, che sono talmente prevenuti e imparziali che ancora mi chiedo come un canale sky gli permetta di condurre telecronache quando c'è la Juventus, penso a certi articoli faziosi e antisportivi scritti anche su questa testata. 

Ma cosa è successo di così clamoroso all giornata 35?? Alla fine, stringi stringi è soloun mancato cartellino giallo ad un giocatore bianconero ... e ciò puo' creare tutto questo putiferio? Siamo seri, analizziamo i fatti . La Juventus arriva a fine stagione senza benzina, stanca e piuttosto demoralizzata soprattutto per l'uscita dalla Champions League, mentre il Napoli, che ha puntato tutto sullo scudetto tralasciando prima la Champions, poi l'europa League ed infine la coppa italia, per avere meno partite, non ha retto la pressione anche perchè  ha la squadra corta. E quando si è trovata a vincere a Torino, assaporando il sorpasso la giornata  successiva, è crollato fisicamente emotivamente e psicologicamente prendendo 3 schiaffoni a Firenze. Cosi le lacrime di gioia della giornata 34 sono diventate lacrime di rabbia e disperazione, la santificazione di Koulibaly è diventata la demonizzazione, e "autorevoli" napoletani come De Magistris si sono sentiti in dovere di lanciare pesanti accuse infamanti e diffamanti su chi per 95 minuti ha cercato di raddrizzare una partita che nonostante la superiorità numerica si era messa male, per giustificare la disfatta. Sicuramente per il Napoli questa è un'occasione persa che forse si ripresenterà tra qualche anno perché il loro ciclo è finito, tra meno di un mese ci sarà il rompete le righe, molti se ne andranno allenatore compreso. E la squadra sarà rifondata. Così è.

Saluti