Ancora una volta, quando siamo alle ultime giornate di campionato, si tira in ballo la questione della necessità di giocare le prtite in contemporanea per evitare di falsare i risultati che potrebbero emettere i verdetti dcisivi della stagione calcistica.

Sicuramente c'è un fondo di verità in tutto questo, perchè giocare conoscendo già il risultato del tuo avversario diretto ti porta  a sapere quale risultato devi ottenere per raggiungere il tuo obiettivo.

Sappiamo però che il cosiddetto "spezzatino" con le partite giocate in giornate ed  orari diversi è una precisa richiesta delle televisioni, che pagherebbero somme inferiori se le partite fossero disputate tutte nello stesso orario, con il rispetto del principio della contemporaneità.

Questo lo si sa quando si sottoscrivono i contratti per la cessione dei diritti televisivi e tutte le societò di calcio sono consenzienti quando si tratta di ricavare i maggiori proventi possibili; prima ancora che inizi il campionato tutti sono a conoscenza del fatto che vi saranno orari diversificati anche nelle ultime giornate.

Scoprire alla fine del  campionato che sarebbe opportuna la contemporaneità delle partite, è solo un'ipocrisia per giustificare l'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Se fossero serie, le società che si lamentano per la non contemporneità nel disputare le ultime partite di campionato, dovrebbero indicare l'importo dei proventi da diritti telivisivi, cui sarebbero disposte a rinunciare per salvaguardare il diritto sportivo; nessuno ha mai parlato di essere diposto a minori introiti per giocare le aprtite in contemporanea.

Pertanto si può tranquillamente affermare che i protagonisti del nostro calcio si distinguono ancora una volta per la loro ipocrisia: la non contemporaneità è stata inserita consapevolmente nel contratto per ottenere maggiori proventi dai diritti televisivi.

Quest'anno si è sentita soprattutto la voce del Milan, che si è lamentato del fatto che l'Atalanta gicherà la penultima di campionato conro la Juventus, conoscendo già il risultato che avrà ottenuto il Milan nel match casalingo contro il Frosinone.

Non credo che questo sia un gran vantaggio, perchè anche se l'Atalanta  avesse giocato in contemporanea col Milan, avrebbe sicuramente pensato che il Mlan avesse ottenuto i 3 punti contro il Frosinone, match apparentemente troppo facile perchè si possa pensare che il Milan non ottenga la vittoria; giocando più tardi saprà con certezza che il Milan avrà vinto, ma questo non sposterà di molto il suo atteggiamnto in campo; se poi, per pura ipotesi, il Milan non dovesse battere il Frosinone, dovrà solo recitare il "mea culpa" e non potrà certo sostenere che il mancato accesso in Champions League sia dipeso dal non aver giocato in contemporanea con l'Atalanta la penultima di campionato.