Recap della partita di ieri sera (10/08/'20).

INTER-BAYER LEVERKUSEN 2-1 15' Barella (I°T), 20' Lukaku (I°T), 24' Havertz (I°T)  

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni (sos. 84' Skriniar); D'Ambrosio (sos. 58' Moses), Barella, Brozovic, Gagliardini (sos. 58' Eriksen), Young; Lautaro (sos. 64' Sanchez), Lukaku. All. Conte

 

BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Hradecky; Tah, Bender (sos. 85' Bellarabi), Tapsoba, Sinkgraven (sos. 68' Wendell); Palacios (sos. 58' Bailey), Baumgartlinger (sos. 68' Amiri); Demirbay, Havertz, Diaby; Volland (sos. 85' Alario). All. Bosz

Ammoniti della gara: D'Ambrosio, Sinkgraven, Bender, Conte, Tapsoba.

 

Finalmente, dopo dieci anni arriva un'altra semifinale europea da parte dell'Inter. L'ultima volta era accaduto in Champions, che finì con il successo sul Bayern (0-2 35', 70' Milito). C'è da dire che l'Inter ha strameritato il passaggio del turno e il risultato di 2-1 onestamente sta un po' stretto ai nerazzurri. Lukaku si è dimostrato elemento fondamentale per Conte segnando il nono gol consecutivo in Europa League: come lui nessuno mai.

 

Una prestazione maestosa da parte dei nerazzurri, che, nonostante le molte (forse troppe) occasioni sprecate, riesce a portare a casa un risultato importantissimo. Un gioco rapido, preciso e cinico accompagna le azioni interiste dal primo tocco alla conclusione del solito Lukaku. In semifinale l'avversario sarà Shakhtar o Basilea.

 

Ma ora basta analizzare la partita di ieri sera, devo spiegare perchè l'inter può vincere l'Europa League 2019-20.

 

"L'Inter vincerà." "Perchè ne sei sicuro? "

"Perchè Antonio Conte, l'allenatore, ha reso lo spogliatoio nerazzurro un'ambiente perfetto per il gioco di squadra, per l'amicizia tra i giocatori e per l'assoluta concentrazione.

Con la sfuriata fatta subito dopo la vittoria contro l'Atalanta per 2-0 ai microfoni di DAZN, lui è riuscito a spostare tutta la concentrazione e l'accanimento dei media su se stesso e sulla società, permettendo alla squadra di rimanere nell'ombra dei riflettori dei giornalisti, occupati a fare propaganda e diffondere disinformazione su quanto accadeva in casa Inter. Oggi il gruppo è sereno, ha voglia di vincere e ha la grinta che l'allenatore gli trasmette in una stagione fuori dal normale e dall'ordinario.

Inoltre, quest'anno c'è un fattore che fa la differenza a Milano, e si chiama Romelu Lukaku. Si, proprio il "bidone" o "ciccione" (insulto primitivo) che tutti voi avete imparato a conoscere e apprezzare (chi più, chi meno). Questo ragazzo, classe '93, sta vivendo attualmente la sua miglior stagione realizzativa in carriera (31 goal), al primo anno in Serie A, con un gruppo e un'ambiente totalmente nuovo. Ha già infranto il record realizzativo in Europa League, andando a segno per 9 gare consecutive (12 gol totali) e intolre ha stabilito il nuovo primato all time della Serie A a girone unico per reti realizzate fuori casa alla stagione d'esordio con 15 gol in trasferta. C'è da dire che ovviamente il muflone, soprannome che arriva da Luca Mastrangelo (tifoso e giornalista dell'Inter), non gioca da solo.

Proprio ieri lo stesso Lukaku ha elogiato un suo compagno ai microfoni di SKY con parole del tipo "E' senza dubbio l'uomo partita, gran giocatore e grande maturità, sta migliorando molto": parliamo di Nicolò Barella, ragazzo di 23 anni che corre un quantitativo immenso di chilometri ogni partita, sembre non finire mai la benzina! Mentre tutti abbassano i ritmi al 94esimo minuto, lui sprinta e scarta tre difensori del Bayer, perdendo palla e recuperandola subito, subendo inoltre un fallo.

Ma oltre a loro due i complimenti vanno a tutta la squadra, che si sta dimostrando all'altezza di questa competizione, e che, se riuscisse a ritrovare anche il secondo miglior marcatore della squadra (Lautaro parlo di te), potrebbe davvero fare il grande colpo in questa competizione Europea."