"Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà… Luglio m'ha fatto una promessa, l'amore porterà..."

Iniziava sulla dolce scia di queste parole una delle canzoni più famose del panorama musicale italiano, quel brano intitolato "Luglio" dal cantautore toscano Riccardo del Turco nel 1968, che nonostante il tempo passato ed una rinnovatissima cerchia di ascoltatori, riesce ad essere ancora al giorno d’oggi un’eccezionale fonte d’ispirazione. Basta fermarsi un attimo e girare il capo verso il calendario per rendersi conto che un'altra calda estate sta rapidamente volando via, lasciandosi alle spalle sogni e desideri tuttora inespressi: le ultime 24 ore del mese corrente sono infatti utili a redigere un provvisorio bilancio di ciò che la bella stagione sta delineandosi di rappresentare, magari trascrivendo tali pensieri su un diario personale, come se si trattasse di un resoconto generale da analizzare successivamente.

Quello che per alcuni può sembrare un gioco è invece un metodo decisamente azzeccato per valutare il calciomercato fin qui espletato da parte dei club coinvolti nello stesso, tra cui spiccano sotto la luce dei riflettori le evidenti difficoltà da parte di alcune società nel raggiungere i propri obiettivi tanto proclamati. Se giugno può considerarsi il momento ideale in cui certe fantasie iniziano a prender vita nella testa dei tifosi, luglio è sicuramente il periodo perfetto per cominciare a comprendere se si tratti solo di polvere di stelle o in esse vi sia una concreta consistenza fisica, smontando così quelle eventuali illusioni, che a volte però oltre allo svanire nel nulla, riescono far male come delusioni vere e proprie.

E allora chi meglio di un cuore nerazzurro può immedesimarsi in una tale fattispecie, visto e considerato che l’ennesimo top player accostato all’Inter sta per trasferirsi alla corte dei rivali bianconeri: trattasi del centravanti belga Romelu Lukaku, il quale sarebbe dovuto essere uno dei principali cardini su cui costruire il progetto del tecnico Antonio Conte, e qui il condizionale andrebbe rimarcato più volte, poiché ciò sarebbe stato possibile, o almeno auspicabile se la Juventus non avesse posato i suoi affascinanti occhi su di lui. Inutile confrontare momentaneamente i due club, nemici dalla nascita ma alle prese con percorsi tracciati in modo decisamente diverso: da una parte i bianconeri stanno tratteggiando il profilo sempre più vivido della squadra migliore al mondo, mentre dall’altra i nerazzurri immersi in una compulsiva confusione interna non riescono a sbloccarsi, e si presentano all’epilogo del mese di luglio con un reparto offensivo ancora tutto da completare.

Nella trattativa che il direttore sportivo Fabio Paratici sta tessendo giorno dopo giorno con la dirigenza del Manchester United potrebbe figurare anche la presenza di Paulo Dybala, argentino classe 1993 accostato tra le altre anche all’Inter nell’ambito di quello che sarebbe potuto essere un clamoroso scambio di casacche con Mauro Icardi: qualora l’affare tra bianconeri e Red Devils dovesse andare in porto, in un modo o nell’altro anche la Joya potrebbe considerarsi come un mezzo fallimento per la dirigenza del club meneghino, soprattutto poiché quest’ultimo rappresenta uno di quei sogni mai smentiti da parte dell’amministratore delegato Beppe Marotta. Il divario tra la regina della serie A e le contendenti è destinato dunque ad allargarsi probabilmente, in quello che si prospetta un campionato ancor meno emozionante dei precedenti, almeno per ciò che concerne l’avvicendamento sulla vetta, con una sola voce pronta a dettare le regole dei giochi.

Chissà se nel rimanente mese di calciomercato qualcosa possa modificarsi negli equilibri così marcati della gerarchia del calcio italiano, lasciando intravedere magari una speranza per tutti coloro che sognano di apprezzare nuovamente una certa competitività della nostra massima serie: dalla pista James che porta dritti al San Paolo a quella di Modric al Milan, passando per un attaccante come il Matador Edinson Cavani per la Milano sponda Inter. Presto scopriremo se si tratta soltanto di fantasie di mezza estate da utilizzare come sfottò durante il corso della stagione, e se davvero ormai la Juventus rappresenta l'unica società italiana in grado di ingaggiare calciatori di un certo livello, divenuti troppo esuberanti per piazze quasi decadute e dimenticate come quelle sparse per il territorio dello stivale.

In conclusione non mi resta che congedare il caro luglio, a cui di bene ne abbiamo voluto abbastanza, ma adesso è tempo di rinnovarsi con agosto e le sue inappellabili sentenze che stanno per giungere alla frontiera, togliendo il posto a quelle illusioni che nonostante tutto... ci piace tanto respirare mentre ammiriamo il lento ondeggiare del mare.