L'Inter non è in vendita. Così il presidente nerazzurro, Steven Zhang, stronca ogni illazione tramite un comunicato ufficiale, della società.

Le voci sulla cessione delle quote di maggioranza della Suning, nascono dopo un vertice della dirigenza, per affrontare le strategie del mercato invernale. Ma questa non è una novità. Le illazioni sulla vendita scaturiscono dalla raccolta di 375 milioni di euro in bond- uno da 300 milioni con Goldman Sachs e uno da 75 con JP Morgan- che la famiglia Zhang sta immettendo sul mercato, per rifinanziare il debito. Operazione da concludere entro la fine del 2021, senza mettere in dubbio la stabilità del progetto, iniziato nel 2016 

Tanto rumore per nulla, poiché non ci sono reali novità sulla questione economica. Un mercato che vedrà solo parametri zero, a causa delle restrizioni poste dal governo cinese sugli investimenti all'estero.

Da una parte il tentativo di destabilizzare l'ambiente nerazzurro, sfruttando la visibilità mediatica, di ogni notizia che riguarda la galassia nerazzurra, anche in mancanza di argomenti concreti. Eppure ci sono i 600 milioni di debiti della Juventus, i dipendenti in cassa integrazione del Barca o il taglio degli stipendi del Real di cui si potrebbe parlare. Dall'altra una proprietà che- piaccia o meno-ha un mood manageriale. La Suning con il brand Inter vuole ottenere ricavi, scordiamoci i tempi dei presidenti-tifosi alla Moratti.

Dopo gli investimenti per Conte ed Hakimi, a causa anche dei limiti imposti dalla Cina, la famiglia Zhang ha detto chiaramente a Marotta ,che la priorità è la stabilità finanziaria. Una stabilità fondamentale per vincere.