Real, City, Milan e Inter. Le quattro grandi d'Europa sono queste. Ed è interessante notare la percentuale dei giocatori italiani, inglesi, spagnoli, in queste quattro grandi. Il Real Madrid ha complessivamente il 68% di giocatori stranieri, ben 17 su 25, il City, il 67 % di stranieri, 16 giocatori su 24, l'Inter, è la cenerentola tra le quattro grandi d'Europa, solo il 59% di non italiani, 16 giocatori su 27 ed il Milan, invece è la regina degli stranieri, con la bellezza dell'80%, 24 su 30 giocatori. Certo, poi bisogna vedere chi scende in campo, le milanesi arrivano a volte alla quasi totalità dei titolari stranieri, se si va a vedere il Milan, con l'Inter, invece che salva la faccia.
Paradossalmente l'Inter, che storicamente è la più internazionale, è invece la più italiana di questa Champions e la più autoctona e la più italiana d'Europa. Mica male! E il nazionalismo non c'entra ovviamente nulla.
Un messaggio importante per il calcio italiano che non se la passa proprio benissimo e che ha bisogno come il pane ed il vino di cercare giocatori italiani di qualità per far crescere l'ambiente e soprattutto di esempi e stimoli.
Tre allenatori su quattro sono italiani in questa Champions, uno catalano, gli allenatori latini hanno dominato. Giocatori come Acerbi, criticati all'inverosimile nell'Inter hanno dimostrato una professionalità ineccepibile, giocatori come Dimarco, figli del vivaio nerazzurro, giocatori operai, che meritano di essere capitani sono il volto bello del nostro calcio, giocatori come Darmian, umili e sempre a disposizione della squadra, o come Bastoni, giovani e già certezze da far invidia ai più blasonati made in England, artisti capricciosi come Barella, sono la prova vivente che il calcio italiano c'è, che il calcio italiano non è morto, e per questo non si vuole intendere la banalità dell'evidenza data da due squadre italiane tra i quattro grandi pilastri d'Europa per questa stagione.
Ma che una squadra riesca a dare spazio a diversi italiani in campo, come non accadeva da tempo, e ad avere successi è un fatto straordinario, che potrebbe diventare la regola.

Questo è il modello Inter, un modello da seguire, quello che una volta era della Juventus, un tempo bacino nazionale da cui attingere per la nostra Italia.
Che tutto ciò sia da auspicio per il futuro e si riesca a rompere questo maledetta corsa ai giocatori "stranieri", dando spazio ai giovani italiani, perchè ci sono in un Paese affamato di calcio, come il nostro.