Il derby MILAN-INTER suscita sui tifosi delle due squadre milanesi non solo sfotto' ma speranze che superano le attuali posizioni di classifica.

E' stato così in tutti i derbies cioè tra due squadre rivali della stessa città.
Ci si domanderà: ma è anche derby tra INTER e JUVE (DERBY D'TALIA)? Certamente è derby, ma quella tra INTER e MILAN è il derby stracittadino o anche detto: " Derby dei cugini milanesi". Perchè il derby tra MILAN e INTER viene vissuto al di sopra quello che è la situazione in classifica, per cui se le squadre si trovano agli antipodi delle posizioni in classifica, una vittoria nel derby ha quasi il valore di uno scudetto, in senso emozionale, seppure per una giornata.Invece il derby tra INTER e JUVENTUS è il derby per antonomasia.
E' il derby tra due squadre che storicamente si sono affrontate per i vertici della classifica. Anche se poi con l'avvento dell'ex presidente BERLUSCONI e le idee di gioco sacchiane, il MILAN ha conosciuto un periodo di trionfi che hanno riempito di coppe dei campioni la propria bacheca.

Il derby è una grande festa sportiva che attira curiosità e interesse che vede coinvolti oltre ai tifosi delle due squadre anche grandi personaggi sportivi. Ieri erano presenti in tribuna grandi campioni come RONALDO il fenomeno, per citare ex campioni nerazzurri oltre che Djorkaeef, francese memorabile per un suo goal in rovesciata spettacolare, ZAMORANO giocatore cileno attaccante grande colpitore di testa, e SOLARI altro interista, costato una barca di soldi, ma che secondo me non ha lasciato il segno di grande calciatore.Altri personaggi: SEEDORF, GALLIANI, l'arbitro COLLINA e CAPELLO, allenatore che ha conquistato parecchi trofei con il Milan e all'estero.

A fare da grande scenografia, ormai sempre più belli e ammirati da tutto il mondo, erano collegati più di 200 PAESI, c'erano 2 grandi striscioni.Uno della curva milanista, curva Sud, rappresentava SANT'AMBROGIO che schiaccia il biscione, simbolo nerazzurro, e la scritta : "Al diavolo la fede". L'altro in curva interista, curva Nord, che riportava la seguente scritta: "E mai nessuno ci fermerà".

Grande attrazione i giochi di luci che creano un atmosfera di spettacolo e al momento ricordano i giochi di luci che è solito vedere all'ALLIANZ STADIUM di TORINO. Quasi a dimostrare che al MEAZZA lo spettacolo non è da meno anzi si fa pure meglio. Si prevede addirittura di fare uno nuovo  stadio con grandi NEGOZI, attività commerciali, un progetto di stadio che rappresenterà il DUOMO, una grande cattedrale intrecciata di vetri e luci. Fa da cornice al Meazza la presenza di più di 70 mila spettatori.

La partita

PRIMO TEMPO
Dopo pochi minuti è già brivido per i rossoneri che vedo dalla sinistra un cross di ASAMOAH che pesca SENSI  in piena area il quale fa un assist a LAUTARO che mira la porta dove DONNARUMMA devia di istinto, la palla arriva a D'AMBROSIO che tutto solo colpisce il palo. Prima occasione per l'INTER e prima grande parata del portiere rossonero; trascorrono ancora pochi minuti e sulla destra scambio BARELLA e SENSI con BARELLA che riceve palla e lancia in area dove D'AMBROSIO in acrobazia spedisce in porta altra respinta di DONNARUMMA e LAUTARO che segna ma in fuorigioco e gol annullato.
Siamo al 35'. Cinque minuti più tardi occasione per il MILAN su corner dell'INTER, SENSI si fa rubare palla da SUSO che fa una lunga galoppata fino all'area interista e quando sembra che stia per tirare si fa rimballare il tiro da un intervento di ASAMOAH. Poco più tardi occasione MILAN che sulla fascia sinistra si fa vedere con un cross di LEAO che viene deviato da un colpo di testa sopra la traversa di PIATEK. Troppo poco per il MILAN e per PIATEK che sembra un pistolero ormai senza carica.

Le squadre vanno al riposo e tirando le somme del primo tempo annotiamo: MILAN senza idee e molle. INTER intraprendente e ricca di occasioni ma per il momento non raccoglie ciò che semina..

SECONDO TEMPO
La ripresa del gioco è di buon segno per l'INTER che inizia a raccogliere i meritati frutti. Al 4' su punizione SENSI passa il pallone a BROZOVIC che indirizza verso la porta alla sinistra di DONNARUMMA, il tiro viene appena deviato da LEAO e si insacca nell'angolino.In un primo momento il goal non viene assegnato perchè in area si trova LAUTARO ritenuto in offside dall'arbitro, poi goal convalidato dal VAR perchè in posizione ininfluente.

Ormai il MILAN è in balia delle azioni ficcanti dell'INTER, e nulla possono i cambi che GIAMPAOLO effettua con PAQUETA' al posto di CALHANOGLU e di REBIC al posto di LEAO. Nell'INTER  POLITANO al posto di LAUTARO e VECINO al posto di SENSI. Il MILAN tenta di essere pericoloso con PAQUETA' e TEO HERNANDEZ subentrato a  RODRIGUEZ. Al 33' BARELLA scende sulla fascia sinistra e crossa in area senza che fosse minimamente contrastato, palla alta che LUKAKU, anticipando di testa ROMAGNOLI piazza sotto la traversa rubando il tempo a DONARUMMA che non riesce a parare. INTER 2 - MILAN O.
Al 35' ancora una grande discesa di POLITANO dalla fascia destra con rientro al centro e tiro a rientrare che si stampa sulla traversa.
La partita non ha più niente da dire, ma prima della fine c'è da registrare una sgroppatta di HERNANDEZ che scheggia il palo e ancora un palo di CANDREVA dopo una discesa e pallone che danza sulla linea e finisce fuori. Nell'occasione poteva servire LUKAKU in piena area.

L'INTER ancora una volta porta a casa il derby meritatamente, rimane sola in vetta alla classifica e fa ben sperare.
La squadra ha gioco e mostra già di essere in palla. Anche dopo la partita, chi non aveva giocato fa esercizi fisici, per tenersi in forma.
Sapete perchè CONTE è chiamato il sergente di ferro? 
Non solo ossessione per i particolari tattici e tecnici ma anche grande attenzione al lavoro di allenamento, tutti devono essere coinvolti. Lui è stato sempre così anche quando era allenatore del BARI. Per chi non lo sapesse, a quei tempi CONTE faceva allenare i suoi giocatori a tal punto che dalla fatica avevano nausea e vomito e per questo motivo a bordo campo sistemava delle vaschette pronte per l'occorenza.

Oggi l'INTER è diversa dall'anno scorso, perchè CONTE ha saputo dare un gioco, ha gente che corre e non si arrende mai. CONTE aveva già avvisato: Testa bassa e pedalare.
Quattro partite e 4 vittorie. La corsa alla JUVE è già partita, non ci saranno distacchi in classifica, parola di chi CONTE e i suoi metodi li conosci attraverso ex suoi giocatori.
PLOTONE at-tenti avant march!!

All'attacco INTER!!