Dopo anni l'Inter è riuscita, con non poca fatica, a tornare tra le grandi d'Europa. Tutto grazie ad un allenatore come Spalletti che è riuscito a creare un gruppo coeso guidando l'Inter all'agonizzata vittoria all'ultima giornata di campionato di Serie A contro la Lazio, valevole per l'ultimo posto in Champion League.
E ora? Cosa succederà? L'Inter dovrà rafforzarsi per poter competere nel teatro d'Europa, nel campionato di Serie A e nella classica Coppa Italia. La squadra però ha perso vari artefici dell'impresa Spallettiana ovvero Cancelo e Rafinha in quanto la società nerazzurra è stata, per via dei vari paletti imposti dalla Fifa, incapace di riscattarli a tempo debito. 
In loro sostituzione però sono subito giunti un veterano quale Asamoah, un nuovo muro difensivo quale De Vrij, una nuova promessa del calcio quale Lautaro Martinez ed infine il ninja Nainggolan. Quattro innesti, tre dei quali a parametro zero.

Ottimi acquisti probabilmente, ma l'Inter non ha tenuto conto di una cosa.
Andiamo però con ordine per spiegarmi meglio. 
Lautaro Martinez: sicuramente un gran colpo di mercato tenendo conto che lo seguivano altri big d'Europa. Ma siamo sicuri che non sia un altro Gabigol? Le qualità sicuramente non mancano, ma ricordiamoci che il campionato italiano non è il campionato sudamericano. Si può solo sperare che Spalletti faccia un altra magia e crei un giocatore che possa portare l'Inter ancora più in alto.
De Vrij: altro colpo dalle buone prospettive tenendo conto del possibile addio del faraonico Miranda. Anche per lui il tempo deciderà se la mossa dell'Inter nel prenderlo, con non poca educazione nei confronti della Lazio, sia stata una manovra vincente o meno.
Asamoah: Sicuramente un ala d'esperienza, sicuramente sarà un ottimo sostituto di Santon e Nagatomo, che andrà a dare man forte sulle fascie assieme a D'Ambrosio. Ma può sostituire Cancelo? A parer mio no. Perchè? In primis la differenza di età. L'ex Juve classe 88' e (oramai) l'ex Valencia classe 94'. Secondo, la velocità di manovra. Cancelo è sicuramente più fresco nelle gambe rispetto ad un ormai trentenne Asamoah che però può sicuramente contare sulla sua esperienza. Ultimo, la voglia di vincere. Cancelo arriva senza alcun titolo in tasca dal Valencia, deciso a lasciare un'impronta con l'Inter dando il tutto per tutto riuscendo a contribuire alla vittoria di fine campionato contro la Lazio. Ha pianto, ha sofferto. Asamoah invece probabilmente non avrà la stessa voglia di vincere dopo che ha vinto tutto negli ultimi anni con la Juventus oltre varie coppe Italia. Cancelo meritava di continuare con la maglia dell'Inter, ma purtroppo, come detto in precedenza, la Fifa ha impostato dei paletti che sia Inter che Valencia dovevano rispettare entro la fine di Giugno.
Il calcio non dovrebbe essere solo un business. Cancelo ora passerà alla Juventus lasciando un grande rammarico a tutta la tifoseria nerazzurra dopo quello che ha dato all'Inter, dopo ha regalato la Champions alla squadra di Spalletti.
Ed infine Nainggolan e Rafinha: il primo lo conosciamo già nel palcoscenico del campionato italiano. Un guerriero con un buon piede, combattente sino alla fine, conosciuto anche per i suoi comportamenti discutibili fuori dal campo. Il secondo invece è un altro arteficie della conquista della Champions dell'Inter nella stagione passata, venuto dal colossale Barcellona, fabbrica di talenti come ad esempio un Mauro Icardi a caso. Rafinha meritava l'Inter, Nainggolan no. Ecco il succo di tutto. Rafinha ha combattuto con tutto se stesso per la squadra perchè doveva dimostrare in primis a se stesso che era ancora un campione, e ci è riuscito. E' stato abbracciato dalla tifoseria nerazzurra come non succedeva da tempo ad un qualsiasi giocatore dell'Inter. Rafinha ha sperato sino alla fine di restare, lo voleva veramente, ma l'Inter aveva già in mente il Ninja, un acquisto sicuramente di spessore, ma non per forza necessario. Bastava aspettare ancora un po', dire all'agente di Rafinha che lui era l'obbiettivo principale dell'Inter e il ragazzo avrebbe fatto di tutto per tornare a Milano, perchè più volte il brasiliano aveva espresso amore per la maglia nero blu, per Milano, per l'Italia.

L'Inter ha sbagliato. Ha scelto l'usato garantito al posto di confermare la sua fiducia a due giovani ragazzi, quali Cancelo e Rafinha, che hanno sputato sangue per vincere l'ultima giornata di campionato, simbolo dell'Inter di Spalletti.
Come tifoso interista sono molto amareggiato per tali scelte tecniche, problemi economici a parte, perchè in un mondo come il calcio internazionale, dove girano milioni di milioni di euro, mi pare troppo strano che non si riesca a fare una promessa, anche verbale, a giocatori che hanno già dimostrato l'amore per la maglia.
A questo punto possiamo solo aspettare che sia il campo a parlare e toglierci di dosso ogni rammarico lasciato in questo inizio d'estate.