L'inter ha fallito gli obiettivi della 2020/21.
Questo è almeno quanto emerso e ciò che che ho letto in questi giorni dopo l'eliminazione della squadra nerazzurra a opera dei partenopei di Gattuso. Un sentimento abbastanza diffuso sia tra gli interisti sia nel resto dei tifosi italiani. Ma ne siete sicuri?
Quando nell'estate del 2018 la Juve annunciò, dopo giorni di trepidante attesa, l'acquisto di Cristiano Ronaldo, il sentimento che aleggiava tra i tifosi, oltre una sana invidia, era che a quel punto se la Juve non avesse vinto la Champions, la stagione sarebbe stata da considerarsi fallimentare. La Juve arrivava da sette scudetti consecutivi e quattro coppa Italia e ciò che mancava era quella coppa, alla quale ci era andata vicina nel 2015 e nel 2017, quando arrivata in finale perse contro Barcellona e Real Madrid. Quindi per tutta quella fetta di tifosi o appassionati di calcio, che vedono questo sport come una sorta di equazione matematica, se sono già forte e prendo uno dei due più forti giocatori al mondo, è matematica che vincerò di più. In realtà, a parte il fatto che che l'acquisto di Ronaldo è stata una mossa con mille sfumature e sfaccettature che esulano dal solo lato sportivo, la Juve fece, l'anno scorso, la peggior stagione degli ultimi anni, venendo eliminata in maniera netta dall'Atalanta in coppa Italia ai quarti di finale, e sempre ai quarti di finale eliminata in Champions da una banda di ragazzini olandesi in stato di grazia, che hanno meritato il passaggio del turno. Quindi per molti quella stagione è stata un mezzo disastro, perché, appunto, se spendi devi per forza vincere o migliorare. Questo modo di intendere il calcio, ha anche un suo perché e non è del tutto sbagliato, ma non è una regola certa, non è matematica. In questo caso squadre come il City o il Psg avrebbero molti più trofei internazionali di quello che in realtà riescono a dimostrare in ambito europeo. Oltre a spendere e avere le possibilità di farlo, bisogna farlo bene, avere un progetto e soprattutto niente si costruisce mai in una notte. La Juve da vincente ha preso Cr7, ma non solo. Ci sono stati altri acquisti, che non sono andati come previsto, alcune cessioni sbagliate, e la nuova amalgama della squadra non è stata all'altezza della situazione, ci sono stati altri problemi, non certo Ronaldo, che il suo comunque lo ha fatto.

Tornando all'Inter, siamo davvero di fronte ad una annata da considerare fallimentare? Da dove viene questa convinzione? Probabilmente la convinzione viene come sempre perché si tiene conto di quanto investito dalla società tra allenatore e mercato. Sicuramente Suning ha investito parecchio, sia sull'ingaggio dell'allenatore, undici milioni a stagione, sia per accontentare le sue richieste Lukaku, Sensi, Barella su tutti. Ad oggi l'inter si trova in corsa per l'Europa League, retrocesso dai gironi Champions, e un po' staccato in campionato, ma con molto ancora da giocare. La stagione dell'Inter è partita quest'anno con il "motto" di iniziare a costruire un nuovo gruppo vincente. Nessuno aveva mai detto che quest'anno l'Inter avesse dovuto vincere per forza qualcosa, ma l'importante era vedere un inizio, un nuovo corso, una strada con una meta precisa, cosa che in passato non si vedeva. Quindi si può dire che quest'anno l'Inter di Conte non abbia messo basi importanti e solide? Fino alla sfida allo Stadium contro la Juventus, l'Inter era lì a mettere pressione ai bianconeri e lo ha fatto da inizio stagione fino ai primi di marzo, senza quasi mai sbagliare un colpo, con una rosa non all'altezza dei bianconeri e con diversi infortuni.
Onestamente non sarei così catastrofico se fossi un tifoso dell'Inter. La strada intrapresa è giusta, poi se vogliamo discutere sulla qualità del gioco e la gestione del tecnico, possiamo parlarne ma considerando tutto io non mi abbatterei così. In fin dei conti, Conte lo conosciamo bene tutti, i pro e i contro di questo allenatore, sappiamo i suoi punti di forza come la tenacia, la grinta, l'ossessione per il lavoro e la capacità di ottenere il 110 per cento da ogni giocatore. Conosciamo anche i suoi limiti, tecnici e tattici e un po di anarchia, ma possiamo dire che Conte il suo non lo abbia fatto? No! Conte di Marotta hanno messo delle basi importanti, certamente è stato speso molto, ma per cambiare volto ad una squadra che si è trovata senza i suoi tre giocatori migliori, Icardi, Perisic e Naingollan, non si poteva fare altrimenti. Ora serve mettere a segno qualche bersaglio mirato e utile alla causa, e le probabilità di vittoria per la prossima stagione saliranno di molto. Ma se questo succederà, sarà anche merito di quanto iniziato quest'anno. Difficilmente si può costruire una squadra vincente e longeva in una estate. Può capitare una stagione fortunata dove tutto va per il meglio e nulla contro, ma poi la realtà piomberebbe puntuale a riportarti sulla terra. Un obiettivo raggiunto, invece, tramite il progetto, la lungimiranza, la pazienza, passa anche attraverso annate come questa, dove se si vuole dare un giudizio frettoloso e superficiale, basato sul rapporto soldi spesi/successo, allora si vede tutto nero, ma se si sposta il punto di osservazione si può vedere qualcosa di buono.
Lo scorso settembre nessun tifoso interista si sognava la Champions o lo scudetto, ma sognavano un nuovo inizio serio e fruttuoso nel tempo, e credo ciò sia ancora in atto. Poi come ho detto all'inizio c'è ancora molto da giocare sia in Europa che in Italia, e tutto può ancora succedere, non è detta l'ultima parola, anche se la base del nuovo corso mi sembra ottima indipendentemente da quelli che saranno i risultati da qua alla fine. Forse al termine della prossima stagione si potranno dare giudizi più veritieri.