Prova di forza e di maturità, ieri sera all'Olimpico, per l'Inter di Spalletti che senza grosse difficoltà si sbarazza con un secco e perentorio tre a zero nei confronti della Lazio di Inzaghi. 

Vittoria meritata in pieno, dopo il derby vinto con il cuore al novantesimo, altra vittoria importante su un campo difficile senza se e senza ma.
Spalletti sta plasmando la squadra secondo i suoi criteri e con un infallibile Icardi sotto porta tutto diventa più facile. La sensazione, però, è che appena il tecnico debba rinunciare, per turnover o altro a due tre giocatori titolari, la squadra perda peso e sicurezza. L'Inter ha quei dodici, tredici giocatori su cui puntare senza diminuire il livello tecnico tattico della squadra, ma in una stagione così lunga e con la Champions non è tanta roba. Lo scorso anno l'Inter di Spalletti è nata da una stagione dove c'era il solo campionato a cui pensare, quest'anno è diverso. Sotto l'aspetto numerico, fisico e mentale.

Il campionato italiano non è come altri campionati europei, qua da noi appena abbassi il livello tecnico vai in difficoltà contro qualsiasi squadra. 
Sicuramente se questo progetto avrà seguito, l'Inter potrà arrivare a risultati importanti molto presto, sicuramente prima di Napoli e Roma, ma per ora la coperta sembra ancora troppo corta e alla lunga e questa è una cosa che farà la differenza. Ma la strada è quella giusta.