"Non meritavamo questa sconfitta!"... è così che, al minuto 80' di Inter-Tottenham, avrei pensato di iniziare quest'articolo.
Anche perché, diciamocelo, la sconfitta sarebbe stata ingiusta proprio quanto giusta e beffarda è stata quella deviazione di Miranda sul tiro di Eriksen. Abbiamo tenuto banco agli inglesi per 53 minuti, prima di capitolare in un'azione in cui rimpalli e sfortuna l'hanno fatta da padrone. Certo, come al solito ci mettiamo del nostro, riusciamo sempre a sbagliare l'ultimo passaggio e mai ad innescare Icardi, fantasma per tutta la partita, a differenza di Kane, visto addirittura in raddoppio su Politano nel primo tempo. 
Ma lo sappiamo, Maurito è fatto così, assente per partite intere, fino a quando non cade dal cielo una palla nella sua zona, e allora non ce n'è per nessuno! E anche stasera quella palla arriva, sempre dalla fascia sinistra, stavolta però non da un perfetto cross del solito Perisic, uscito qualche minuto prima, ma da un sbilenco cross di Asamoah, che cercava Icardi all'interno dell'area di rigore e invece lo trova fuori.
Come dice qualcuno però "è la palla che cerca Icardi", e così sembra...la palla scende al limite dell'area ed è colpita da una fucilata al volo del capitano nerazzurro e si insacca alla sinistra di un incolpevole Worm.
È il minuto 86', serviva questo per risvegliare un'Inter volenterosa, ma poco pericolosa fino a quel momento e che, complice la voglia di riprenderla, stava anche rischiando fin troppo dietro. Da quel momento è bolgia a San Siro, il pubblico spinge, l'Inter di più, il Tottenham è tutto dietro la linea del pallone, conscio che forse, un pareggio a Milano non è male da buttare. I minuti di recupero sono 4 e al secondo di questi succede quanto di più imprevedibile e romantico. Su un calcio d'angolo, battuto sul secondo palo, De Vrij (che ha propiziato questa qualificazione col fallo da rigore su Icardi lo scorso maggio) fa la torre per Vecino: l'uomo che a maggio "l'aveva presa" la riprende ora, portando nuovamente l'Inter in paradiso. Spettacolo al Meazza!

La vita da Interista è dura, è pazza, ma sceglierei di amare questa squadra in qualsiasi altra delle mie vite.

Biagio Marco Liccardo