Meno di un mese all’inizio del campionato e in casa Inter si lavora alacremente sia nel ritiro giapponese che in sede, dove gli uomini mercato nerazzurri sono alla ricerca delle giuste pedine per completare la rosa di mister Inzaghi. Proprio Inzaghi è la prima certezza della nuova stagione vista la carica mostrata nella prima conferenza stampa stagionale dove ha fatto subito capire cosa si aspetta e cosa vuole ottenere dalla prossima stagione: la seconda stella è l’obiettivo dichiarato e dichiararlo mentre ti smontano la squadra è sicuramente una dimostrazione di forza del tecnico verso la società (chiamata a rinforzare la rosa viste le partenze), ma anche di fiducia verso una squadra arrivata ad un passo dal successo europeo. Proprio l’Europa è l’altro obiettivo dichiarato non tanto dal punto di vista della vittoria (difficile, ma l’ultima stagione ha dimostrato che non è impossibile), ma quanto delle prestazioni con l’Inter chiamata a giocarsela alla pari con tutti. Dal punto di vista del mercato il tecnico,come detto, non ha accusato il colpo (come il suo illustre predecessore che alla prima cessione di rilievo ha tagliato la corda), anzi ha rassicurato l’ambiente che presto ci sarà un Inter all’altezza con una rosa composta da due titolari per ruolo (questo aiuta sia la competizione interna che la giusta alternanza visti i tanti impegni) più tre o quattro giocatori arruolati dalla primavera. Insomma il progetto Inter sulla carta è abbastanza chiaro ora bisognerà portarlo sul campo cosa questa più complicata ma non impossibile per una squadra che nelle ultime stagione ha dato parecchie soddisfazioni ai tifosi.

Analizzando la costruzione della nuova squadra l’occhio naturalmente cade sulla porta visto che al momento l’assenza di primo e secondo portiere si fa sentire. Gli addii di Handanovic e di Cordaz erano abbastanza naturali (contratto in scadenza e età che avanza) meno naturale è l’addio di Onana che lascia i nerazzurri dopo una sola stagione ma con ben 50 milioni e passa di motivi. Dal punto di vista tecnico sarà un’assenza pesante ma bisogna ammettere che nel calcio di oggi con la società che guida l’Inter oggi una plusvalenza del genere è un autentico capolavoro del duo Marotta-Ausilio. Per il dopo Onana il nome giusto dovrebbe essere quello di Sommer per il quale manca solo l’ufficialità. Con il portiere svizzero l’Inter si assicurerebbe un estremo difensore esperto, bravo ad impostare con i piedi come richiede il gioco di Inzaghi e soprattutto arriva a prezzo contenuto (si dovrebbe chiudere sotto la clausola da sei milioni). Per il ruolo di dodicesimo l’obiettivo numero uno è Trubin giovane promessa dello Shakhtar da tempo nel mirino dei nerazzurri che potrebbero anche aspettare un anno e prenderlo a zero viste le alte richieste ucraine per il portiere. Se non si dovesse chiudere con Trubin la palla passerebbe nelle mani di Audero desideroso di restare in Serie A.

In difesa la prima novità potrebbe arrivare dal punto di vista tattico: le prime uscite stagionali (come sempre da prendere con le pinze sia per gli avversari sia per la condizione fisica) hanno mostrato un Inter più alta e offensiva soprattutto con i braccetti. Se sulla corsia mancina la spinta con Bastoni e Acerbi non è mai mancata ora con l’arrivo di Bisseck anche sulla corsia destra potrebbe esserci più spinta. Dotato di buon fisico e di una buona progressione Bisseck potrebbe ricoprire un ruolo importante nel terzetto difensivo soprattutto se dovesse migliorare dal punto di vista difensivo visto che è apparso un tantino svagato nell’ultima sfida all’Al-Nassr. Tenendo presente il gioco delle coppie mancherebbe un uomo per completare il reparto e i dirigenti nerazzurri sembrerebbero orientati a guardare in casa Atalanta prima osservando il profilo di Demiral (già cercato a gennaio) poi quello di Toloi che darebbe più fiducia ad Inzaghi. A facilitare la trattativa il contratto in scadenza e la certezza di prendere un giocatore che ben conosce i meccanismi di difesa e che aumenterebbe tra l’altro la colonia azzurra.

Cambio tattico anche in mezzo al campo dove Calhanoglu sarà chiamato a giocare da regista effettivo (e non più come rincalzo di Brozovic) mentre con Frattesi dovrebbe aumentare la pericolosità offensiva delle mezzali. Mezzali che dovranno anche migliorare in fase difensiva visto che senza Brozovic che correva parecchio e per tutto il campo dovranno dare una mano in copertura a Calhanoglu meno efficace in corsa rispetto al croato. Destano curiosità anche la nuova (probabile) posizione di Barella (che dovrà dimostrare di rendere anche sulla zona mancina del campo) e la conferma di Asllani sul quale punta molto Inzaghi. Anche qui ci si aspetta un aiuto dal mercato anche se prima bisogna valutare le posizioni di Fabbian e Sensi. Il primo dovrebbe andare in prestito in un club di Serie A (giusto così perché ha bisogno di crescere e giocare) mentre Sensi merita un discorso a parte: dal punto di vista tecnico Sensi non si discute anzi se in forma potrebbe rappresentare la giusta figura per completare il reparto senza contare che sarebbe un rinforzo a costo zero. Pesa però la sua situazione fisica che rischia di bloccare le rotazioni considerando poi anche la posizione di Mkhitaryan non più giovanissimo e incline a piccoli infortuni. C’è poi da considerare la mancanza di un giocatore fisico in mezzo al campo visto l’addio di Gagliardini. Al momento non sembra esserci fretta anche perché aspettando la fine del mercato alcuni profili al momento proibitivi potrebbero diventare fattibili in prestito (vedi Gravenberch) o a costo ridotto (Samardzic che piace tanto anche se più offensivo che fisico).

Il ruolo da incursori delle mezzali per funzionare al meglio deve essere valorizzato dai quinti chiamati a mettere in mezzo palloni importanti. In questa ottica deve essere visto l’arrivo di Cuadrado che già nella prima uscita con i nuovi colori ha mostrato una certa differenza con Dumfries apparso comunque in crescita (vedi assist per Frattesi) ma che certo non ha nei cross un fondamentale sul quale puntare. Sulla corsia opposta attenzione a Gosens che potrebbe scegliere di dire addio all’Inter accettando così le sirene che arrivano dalla sua Germania. In caso di cessione il profilo giusto potrebbe essere quello di Carlos Augusto da tempo nel mirino dell’Inter sul quale però potrebbe esserci anche la Juventus.

In avanti dopo la tragicomica vicenda Lukaku, molto del peso offensivo finirà sulle spalle del duo Lautaro (nuovo capitano)-Thuram con il francese chiamato a non far rimpiangere né Dzeko né Lukaku. Per completare il reparto i nomi sono i soliti (Balogun, Scamacca, Morata, Beto e Taremi) bisognerà solo scegliere il giusto profilo che accontenti sia la società (che guarda al prezzo) sia il tecnico (che cerca gol).