Che Inter vedremo dal 23 agosto in poi? Quanti e, soprattutto, quali giocatori avrà a disposizione Mancini già nel derby lombardo con l'Atalanta? E' allarmante la striscia di 3 sconfitte maturate in Cina? Tante, in questi giorni, sono le incognite che circondano il mondo-Inter. In realtà, i problemi sembrano più creati ad-hoc per disturbare l'ambiente nerazzurro, Mancini infatti, prosegue per la sua strada: quella del lavoro volto a preparare la squadra ad una stagione fondamentale e ad amalgamare una squadra profondamente rivoluzionata rispetto alla passata stagione. E da qui, si parte per spiegare i "problemi" dell'Inter in tournèe asiatica: squadra ancora in cerca di coesione tra i reparti e di un leader difensivo che comandi la linea della difesa così da rendere più facile anche il lavoro dei centrocampisti. Se a questo si aggiunge anche che tra centrocampo e attacco sono mancati quei giocatori come Jovetic e Perisic (ammesso che il croato venga acquistato) allora si intuisce abbastanza banalmente che l'Inter in Cina è andata per soldi e consolidare la conoscenza tra giocatori nuovi. Inutili, perfino stomachevoli, i messaggi lanciati dalla stampa che parla di "Crisi-Inter" o di "Mihajlovic strapazza Mancini" senza considerare che il Milan ha cambiato si e no 3 giocatori e che il Real, quando si tratta di fare favori agli amici milanisti, in amichevole non affonda davvero il colpo (ricordate la vittoria di Inzaghi su Ancelotti nel periodo natalizio?). Insomma, l'Inter sembra già segnata ad un destino difficile e Mancini già lì pronto a beccarsi le critiche di un fallimento colossale. E invece, analizzando obiettivamente, o quasi, la situazione ci accorge che i problemi ci sono ma quelli fisiologici di una squadra a inizio progetto. Mancini ha ancora una rosa incompleta (sebbene profonda) e 2-3 ambiguità tecnica da risolvere, e che solo il tempo gli permetterà di risolvere: prima di tutto che tipo di terzino prendere, al tecnico piacciono Clichy e Alex Telles, probabilmente meno Masuaku, si pensa anche a Criscito che ha altre caratteristiche e potrebbe permettere anche un passaggio alla difesa a 3 a partita in corso; a centrocampo c'è da capire se Kovacic può davvero prendere in mano le chiavi del gioco della squadra. Le qualità ci sono, vedremo; in ultimo, Mancini dovrà valutare come disporre i due giocatori alle spalle di Icardi, se col trequartista e Jovetic a supporto di Maurito o se con i due esterni d'attacco, dipenderà da chi arriverà: arrivasse Perisic, facile che si opti per la seconda soluzione. Insomma, non sembrano problemi insormontabili per il tecnico jesino. Probabilmente il compito più delicato sarà quello di Ausilio: infatti, se è probabile che entrino 3 giocatori (terzino sinistro, centrocampista centrale e esterno d'attacco), tra le idee dirigenziali c'è anche la cessione di diversi esuberi, alcuni dei quali di lusso: Andreolli, D'Ambrosio, Nagatomo, Vidic (o Juan Jesus), Taider, Schelotto (questi ultimi due neanche presenti nella rosa sul sito ufficiale), Guarin (o Medel) e Shaqiri (dalla quale dipende l'acquisto di Perisic). Tanti giocatori che, però, potrebbero portare un buon tesoretto tra cartellini ceduti e ingaggi risparmiati che sommati alle cessioni di Alvarez, Obi, Botta, Benassi, Crisetig, Kuzmanovic, Mbaye, Khrin, Mbatye che hanno già portato oltre 25 milioni e che costituirebbero un piccolo capolavoro di mercato.