Ci siamo sbagliati. Alla grande.
Pensavamo di vedere nell'Inter il duetto perfetto per la vendetta contro la Juve. Invece, vai a capire cosa si nascondeva dietro le quinte, cosa era realmente successo. Il duetto della vendetta, Marotta-Conte, che non c'è stata, è in guerra. Una guerra che non ammetterà sconti. Conte non sarebbe Conte se prima di rompere con una società non direbbe quello che ha nello stomaco. Ha sempre fatto così ovunque è andato. E' nel suo stile, lo sapevamo e questo era da mettere in conto. Ma così presto? Forse le attese per quest'anno erano veramente di altro tenore? C'era veramente chi pensava che l'Inter potesse competere per lo scudetto? Certo, visto come sono andate a finire le cose, se non si fossero persi punti in modo imbarazzante per strada forse l'Inter lo scudetto lo avrebbe anche potuto portare a casa.

La Juve di Sarri non convince, ma vince perchè è di livello superiore e i punti per strada li ha persi solo quando questi erano non determinanti nella corsa finale per lo scudetto perchè tutto era nelle sue mani, questo è anche vero. Ma il punto è che quest'anno Marotta e Conte non se le sono risparmiate pubblicamente e quando i panni sporchi si lavano in televisione il giocattolo è rotto. Punto.
E' evidente che uno dei due romperà con l'Inter. Difficile che sia Marotta a lasciare, anche se Conte già ha fatto intendere con le sue frecciatine mirate quale sarà la direzione dei suoi attacchi. La gestione marottiana che continua a creare sempre gli stessi problemi, vedi, non a caso, come è andata a finire con Spalletti. Ed in tutto ciò non bisogna dimenticarsi di Ausilio. Forse in casa Inter dovranno fare tabula rasa per ricominciare da zero? Tutti fuori, per un nuovo progetto? La pazienza cinese non è illimitata, anzi questa volta probabilmente è finita.