Era l’ottavo di finale più atteso, la partita da molti definita come una finale anticipata, era una sfida tra vecchi rivali che spesso quando si incontrano regalano partite da ricordare per tutta la vita. Era una sfida sulla carta avvincente che invece nella realtà si è trasformata in una delle partite meno emozionanti degli interi Europei e sicuramente nella meno avvincente degli ottavi di finale.

Inghilterra-Germania è stata una partita senza sussulti e con pochissime occasioni degne di nota, un match tra due pugili che anziché attaccare rimanevano immobili nel proprio angolo aspettando che fosse l’avversario a far partire l’azione.Insomma una partita dove l’obiettivo era non prenderle più che darle. Un ottavo dove probabilmente la paura di uscire ha condizionato più del dovuto le due compagini regalando così uno spettacolo sotto le aspettative. Spettacolo tra l’altro che ci si aspettava anche alla lue della giornata precedente dove le sfide tra Croazia e Spagna e tra Francia e Svizzera avevano senza dubbio riconciliato il pubblico con lo spettacolo del calcio.
Eppure le premesse per assistere ad una partita piena di spettacolo c’erano tutte a partire dalla voglia di riscatto delle due compagini dopo una fase a gironi con più ombre che luci che avevano attirato più di qualche critica verso i due allenatori rei di non sfruttare al meglio le qualità delle rose a disposizione.

Indicata da molti come la grande favorita per la vittoria finale (insieme alla Francia), l’Inghilterra è arrivata agli Europei sull’onda lunga dei Mondiali russi, dove la marcia degli uomini di Southgate terminò alle semifinali. La voglia di tornare a vincere un trofeo e suggellare così il percorso intrapreso nel 2016 doveva dare la giusta spinta alla Nazionale che aveva ed ha dalla sua anche la suggestiva cornice di Wembley che in caso di percorso netto ospiterà le partite della Nazionale in ben sei incontri su sette. Nonostante la vittoria nel proprio girone con sette punti messi in cascina, l’Inghilterra non è stata esente da critiche soprattutto sul gioco apparso lento e prevedibile con solo qualche fiammata che ha permesso di sbloccare le partite guarda caso vinte sempre per uno a zero. Il pareggio a reti bianche con la Scozia ha poi acuito le critiche verso una squadra incapace di alzare il ritmo e di far vedere un calcio in linea con le qualità della rosa a disposizione. In più per uno Sterling osannato come salvatore della patria (suoi i gol vittoria) c’è un kane apparso fuori forma e poco produttivo forse anche poco lucido per le questioni di mercato (l’addio al Tottenham sempre più certo per lui ma meno per il club).

Non va certo meglio alla Germania, arrivata agli ottavi anche grazie ad un pizzico di fortuna e incapaci fin qui di far dimenticare il pessimo risultato ottenuto in Russia (eliminata per la prima volta nella storia nella fase a gironi). Nonostante le attenuanti di essere stata inserita nel girone della morte,la Germania ha dato segnali troppo contrastanti nel percorso fatto fin qui: dopo la sconfitta con la Francia (più che preventivabile alla vigilia) la Germania aveva sorpreso più di qualche detrattore grazie alla netta vittoria (4-2) sul Portogallo nella quale a fare la differenza era stato il ritmo ed il gioco imposto proprio dai tedeschi. L’ottimo risultato ottenuto ai danni dei campioni d’Europa in carica è stato però reso vano dalla partita contro l’Ungheria dove solo il gol di Goretzka a pochi minuti dalla fine è riuscito a salvare la Nazionale da un’altra cocente eliminazione.

Per ridare slancio al gioco ed avere la meglio sulla Germania,Southgate ha deciso di tornare all’antico:via il 4-2-3-1 dentro il vecchio adagio del 3-4-3 (modulo utilizzato ai Mondiali anche se in quel caso era più un 3-5-2). Fuori dunque un trequartista e dentro Trippier sugli esterni per dare più copertura in fase difensiva ma anche per dare qualità sui calci piazzati. La scelta della difesa a tre sembra essere anche un chiaro segnale di attenzione verso gli avversari giocando quasi a specchio per facilitare così la fase difensiva (comunque fiore all’occhiello degli inglesi visto che fino a qui non ha subito nemmeno una rete). La Germania,infatti,continua a schierarsi con il 3-4-2-1 con la novità di Goretzka dal primo minuto (al posto di Gundogan) e con la sorpresa Werner che parte da titolare al posto di Gnabry con la coppia Havertz (uno dei migliori fin qui) e Muller (non al massimo della forma) alle sue spalle.

Primo tempo praticamente senza emozioni con la Germania che sembra partire meglio e con un Inghilterra fin troppo attendista. La partenza migliore dei tedeschi si traduce però solo in un possesso palla a tratti sterile e che si infrange spesso contro il muro eretto dagli inglesi. Al quarto d’ora la prima emozione di marca inglese con Sterling che prova da fuori area e Neuer che risponde con un’ottima parata. Alla mezz’ora è il turno della Germania con Werner ben imbeccato in area ma stoppato dal buon intervento di Pickford. Ad ogni azione degna di nota seguono,però,minuti di possesso segnato da poche idee che rendono la partita sempre meno interessante. Sul finire del tempo è Kane (fin lì praticamente estraneo alla partita) ad avere la giusta occasione ma la poca velocità sotto porta permette a Hummels di intervenire e sbrogliare così la situazione venutasi a creare nella propria area di rigore.

La ripresa sembra promettere ben altre emozioni vista la grande occasione di Havertz ad inizio frazione che esalta Pickford. L’azione che sembra poter essere il viatico per cambiare la struttura del match,invece si rivela come l’ennesima occasione sporadica di una partita bloccata. Le emozioni,infatti,continuano a latitare con la Germania che continua imperterrita nel suo possesso palla privo di spunti e l’Inghilterra nel suo tenere le posizioni senza pressare più di tanto gli avversari. Poi,quasi d’improvviso, al 75’ l’Inghilterra sblocca la partita grazie ad una buona azione manovrata che porta al cross di Shaw che trova libero al limite dell’area piccola Sterling che spinge in rete il gol del vantaggio diventando sempre di più l’uomo degli Europei per il popolo inglese. Il gol poteva dare la giusta carica alla partita con la Germania obbligata ad alzare i ritmi per trovare il gol del pareggio e l’Inghilterra che poteva approfittare degli spazi per chiudere il match,ma anziché attaccare per il raddoppio gli inglesi scelgono di abbassare ulteriormente i ritmi della partita provando ad addormentare definitivamente il gioco per portare così a casa la vittoria. Le idee tattiche degli inglesi vengono per la verità ampiamente aiutate dagli avversari che appaino stanchi e sfiduciati dal gol subito almeno fino a dieci dalla fine quando Sterling sbaglia un retropassaggio e aziona il contropiede tedesco con Muller lanciato solo davanti alla porta. L’attaccante tedesco,però,sbaglia clamorosamente non inquadrando nemmeno la porta sprecando così l’occasione più ghiotta del match. A cinque dalla fine,l’Inghilterra chiude il match con Shaw,bravo a sfruttare l’errato controllo di Gnabry che si lancia centralmente verso la porta avversaria e che serve al momento giusto Grealish che crossa al centro dell’area di rigore dove un liberissimo Kane sigla di testa il gol del raddoppio. La partita termina così 2-0 con l’Inghilterra che prosegue nel torneo (e che si ritrova in una parte del tabellone più che abbordabile) e la Germania che chiude mestamente il ciclo Low iniziato dopo il Mondiale del 2006 e che ha avuto il suo apice con il Mondiale vinto nel 2014.

Nonostante la vittoria restano dei dubbi sull’Inghilterra incapace di fare gioco e più attenta alla fase difensiva che a quella offensiva come dimostrano gli ultimi quindici minuti di partita, dove anziché cercare il gol del raddoppio hanno cercato insistentemente di rallentare il gioco andando addirittura vicino alla bandierina del corner (cosa questa più da ultimissimi istanti che da ultimo quarto di partita). Certo una grande difesa aiuta ma cosa succederà quando subiranno il primo gol?
Per la Germania invece si sta per aprire l’era Flick con il tecnico ex Bayern che avrà l’arduo compito di rilanciare la Nazionale tedesca già a partire dai Mondiali del 2022.