Per una volta, dopo tanti anni, ha vinto il più forte, non quello che ha speso di più. In pochi ci credevano e non mi vergogno a dire che io non ero tra questi. In tanti hanno provato a fermare la marcia dei ragazzi di Pioli: gli avversari naturalmente, qualche arbitro troppo acerbo o presuntuoso e un bel po' di addetti ai lavori. A loro questo Milan costruito con intelligenza prima che con il portafogli, che lasciava partire campioni in erba o sedicenti tali senza batter ciglio, proprio non piaceva. Per loro il campionato doveva essere una questione solo tra Inter e Juve con un possibile inserimento dell'Atalanta (!) e forse del Napoli. Il Milan? Dietro Roma e Lazio, forse a lottare con la Fiorentina...
Qui davvero stenderei un velo pietoso, se non fosse che questi sono gli stessi che ogni domenica pontificano, criticano e giudicano l'operato degli altri finendo per costruire - loro malgrado - storie di fantasia. Come la rosa "fortissima" della Juve o i super campioni dell'Inter.
Peccato che tra tanti cartellini troppo gonfiati per essere veri, si aggirassero tanti ex rossoneri: tutt'altro che irresistibili e tutt'altro che rimpianti. Al contrario, a me la storia del Milan, sembra una bella storia. Pare piaccia pure in Premier dove il Manchester United vorrebbe seguire le orme. Al contrario, qui ho la sensazione che la si voglia già sporcare.

Sono due giorni che i media tengono telecamere e microfoni accesi, all'interno di una bolgia festosa, goliardica e caciarona come tutte le feste scudetto.
Qualcuno tuttavia pensa bene di decontestualizzare e 1) farci vedere lo striscione relativo al suggerimento di dove conservare Coppa Italia vinta dall'Inter; 2)sottolineare lo scoop per cui la mamma dell'ex Calhanoglu (sì, quello che è "passato all'Inter per vincere lo scudetto) è stata spesso citata dai tifosi.
Mi chiedo a questo punto perché non regalarci gli stessi servizi, collegandosi ogni domenica dalle curve, in maniera da sentirne anche di peggio. Forse a chi fa certe dirette basterebbe il buon senso di chiudere il microfono e mandare il video, evitando magari di indugiare su striscioni beceri.
Mai come in questo caso la volgarità è innanzitutto nell'occhio di guarda, magari cercando tra migliaia di persone per bene in festa.