Ancora una vittoria al fotofinish in una partita giocata male, con tre giocatori che non sono mai scesi in campo: Paquetá, Suso e Conti.
Rino Gattuso persevera nel suo masochismo, oltre a non aver minimamente l’idea di come dare, non dico una parvenza di gioco, ma una manciata di rifornimenti decorosa a Piatek che, se non fosse assetato di sangue, languirebbe nello stesso limbo di solitudine di Higuain.

Fossi in Maldini farei una semplice domanda all’allenatore: “Ci spieghi cosa lo abbiamo acquistato a fare?" E invece si persevera: Suso non fornisce un pallone giocabile alla fenomenale punta, Calhanoglu non ne parliamo, Paquetá, diciamolo, è un acquisto inguardabile (finalmente mi sono tolto un peso!), spero solo per il fatto che, sempre grazie al testone calabrese, gioca completamente fuori ruolo.

Evidentemente il destino ci ha riservato una sofferta qualificazione Champions nonostante le assenze (reali) patite per mesi e quelle di fatto che ogni turno ci affliggono in campo a causa della discutibile capacità dell’osannato mister di schierare la formazione. È fin troppo stucchevole sottolineare che stasera Calabria, Borini e Calhanoglu dovevano essere i titolari al posto di Conti, Suso e Paquetá: ci abbiamo fatto l’abitudine.
Sono curioso, toccando ferro mille volte, di vedere quanto durerà questo credito con la fortuna, visto che contare sulla malleabilità del mister è pura utopia.

Chiudo con un suggerimento all’area tecnica rossonera: data la totale inconsistenza di Suso e Calhanoglu, forse, dico forse, sarebbe ora di considerare maggiormente il dinamismo di Castillejo.